CELLULITE O PEFS

 

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La cellulite viene chiamata PEFS che significa

Panniculopatia

Edemato

Fibro

Sclerotica.

Cercherò semplificare spiegazioni che potrebbero essere non chiare.

La spiegazione di Pefs è

Panniculopatia Malattia del pannicolo che  è il connettivo in cui gli organi sono immersi, un liquido, che provvede al collegamento, sostegno, nutrimento dei tessuti dei vari organi. E' un liquido di 16-18 litri, che dobbiamo tenere molto pulito, perchè attraverso di esso avvengono passaggi importantissimi, una fra tutte l'eliminazione delle scorie metaboliche quindi, la panniculopatia  significa letteralmente , sofferenza del connettivo, un connettivo che non riesce più a fare il suo lavoro, un connettivo sporco che non lascia passare bene nemmeno i nutrienti!

Edemato con formazione di edema

Fibro a carico delle Fibre

Sclerotica sclerosi quindi Indurimento

Quindi la cellulite è una patologia del connettivo e non delle cellule, non ha a che vedere con l'adiposità localizzata, anche se ,a volte sono presenti entrambe,in cui il problema è a carico delle cellule adipose. La pefs si presenta anche in donne molto magre nelle quali, spesso, è più evidente.

L'evoluzione della cellulite è graduale:

Stadio edematoso con formazione di liquidi edema e sofferenza delle cellule adipose che vengono nutrite meno a causa della diminuita perfusione (meno afflusso di sangue) in cui sono coinvolti i vasi

Le fibre del connettivo si aggregano tra loro come a formare delle piccole barriere agli scambi metabolici tra cellule e vasi quindi organizzazione delle fibre o fibrosi.

Formazione di noduli che si notano al tatto fino ad avere le "fossette" quindi micro e macro noduli con Sclerosi.

In questo processo è coinvolto anche il sistema ormonale, infatti ad essere maggiormente colpite sono le donne..

L'approccio alla cellulite deve, necessariamente, essere multifattoriale. Più fattori favorenti sono integrati più rapida e definitiva è la risoluzione del problema che, lo ricordo , non è solo un inestetismo ma una vera patologia da accumulo di scorie, e si può capire come le più importanti funzioni vitali vengono meno. Se il connettivo si sporca non possono che nascere problemi per l'organismo.

La correzione del regime alimentare è fondamentale, diminuire la quantità di sale ed aumentare, drasticamente, l'introito di acqua, Aumentare frutta e verdura e cercare, quanto più possibile, di nutrirsi con alimenti sani . Muoversi, cioè fare attività fisica iniziando a passeggiare e  lasciare l'auto a casa per andare al lavoro a piedi e poi andare in una palestra seria dove possono consigliarvi al meglio. Ognuno ha bisogno di una strategia mirata e individuale che tenga conto della circolazione, del drenaggio connettivale, dell'aspetto ormonale e della fibrosi. Cosa importantissima è il drenaggio fatto per via orale, con supporti che aiutano a smuovere l'organismo  bloccato. Attraverso una disintossicazione e contemporaneamente con un drenaggio per attivare gli emuntori ( reni e vie urinari,fegato e vie biliari, intestino, polmoni, pelle), che sono degli organi usati dall'intelligenza del nostro organismo per smaltire i rifiuti sono dei veri e propri canali di eliminazione!

Per aiutare a pulire il connettivo si usano delle sinergie che servono  per il Drenaggio linfatico, drenaggio connettivale, eliminazione scorie idrofile e , se c'è,  anche adiposità ed eliminazione scorie lipofile.

 Primavera è vicina, mettiamoci al lavoro.



 

 

INDICE GLICEMICO

INDICE GLICEMICO: UN PARAMETRO, SCONOSCIUTO AI PIÙ, AIUTA NELLE SCELTE NUTRIZIONALI

 

Per distinguere gli alimenti in base alla loro capacità di provocare un rialzo glicemico più o meno consistente si usa l'Indice Glicemico, espresso da un numero derivato dal rapporto tra la risposta glicemica post-prandiale di un singolo alimento e quella di un alimento di riferimento (il pane comune bianco, il cui indice è fissato pari a 100) a pari quantità di Carboidrati. Gli alimenti ad alto Indice Glicemico sono prevalentemente composti da Carboidrati

Intanto vediamo il cammino: i carboidrati quando arrivano nell’intestino, vengono scissi in zuccheri semplici e assorbiti a livello della mucosa intestinale, passano poi nel flusso ematico dove stimolano il pancreas a produrre insulina che ha il compito di trasportarli dal sangue ai tessuti legandosi a ricettori tissutali.

Li porterà al fegato, ai muscoli e al tessuto adiposo. Al fegato e ai muscoli sotto forma di Glicogeno al tessuto adiposo sotto forma di Trigliceridi.

L’insulina è fondamentale per l’uomo, perché permette di tenere la glicemia a livelli costanti ed evitare che il sangue si trasformi in uno sciroppo. Se quando mangiamo, gli zuccheri che ingeriamo sono in eccesso, il nostro corpo non riesce a metabolizzarli, ed ecco che interviene il pancreas con l’insulina per trasportare le molecole di zucchero, per mantenere la glicemia entro i 70 e i 110 mg/100  (milligrammi per decilitro). Sia un valore inferiore che superiore rappresenta un pericolo per il nostro organismo.

La malattia più direttamente collegata al consumo dei carboidrati è il diabete di tipo 2 (quello alimentare). Difatti lo stravolgimento alimentare di cui siamo responsabili ha modificato l’uso sporadico dell’insulina nella dieta ancestrale in un uso sistematico di tale ormone (che la nostra dieta moderna attiva ogni volta che consumiamo un pasto).

Di fatto il nostro corpo, per milioni di anni, ha utilizzato il grasso per produrre energia e solo da pochi millenni, lo costringiamo ad utilizzare lo zucchero, raggiungendo anche il 70% delle calorie ingerite sotto forma di questo substrato energetico.

Non vi sembra abbastanza logico che se ingeriamo zuccheri in quantità industriali, forse prima o poi potremmo avere problemi come il diabete?

D’altronde se assumessimo solo dal fruttosio (dalla frutta e dalla verdura) non avremmo un aumento diretto della glicemia, perchè deve essere prima elaborato dal fegato e sarà quest’organo a rilasciare il glucosio nel sangue in base alle nostre esigenze. Noi invece facciamo al contrario, assumiamo zuccheri ed amidi che si riversano direttamente nel sangue ed obbligano il nostro corpo a produrre insulina.

Non credete che dopo decenni di attività sfrenata dell’insulina, qualcosa poi si possa rompere e far saltare tutti i nostri meccanismi energetici?

Per limitare al massimo gli sbalzi della Glicemia e dell'Insulina occorre limitare l'assunzione di cibi ad alto Indice Glicemico. l’indice glicemico  ci dirà quanto velocemente un determinato carboidrato si trasforma in glucosio sanguigno. Abbiamo delle tabelle dove sono citati gli alimenti con indice glicemico più alto e più basso. In base a questa gerarchia potremmo scegliere i cibi più adatti a noi. Tener conto anche del Carico Glicemico.

Ovviamente se assumiamo alimenti con indice glicemico più alto maggior insulina verrà secreta, più lavoro per il pancreas. Più insulina verrà secreta  più  glucosio si preleverà con bruschi abbassamenti della glicemia il risultato sarà un’ ipoglicemia reattiva o postprandiale (la tipica sonnolenza dopo un lauto pasto a base di carboidrati). Quando questo si verifica tutti i giorni il pancreas si ritroverà gravato da un superlavoro con conseguente indebolimento ed esaurimento

La combinazione alimentare con verdura e altri alimenti ricchi di fibra idrosolubile è in grado di regolarizzare l'assorbimento intestinale di Glucosio con il risultato di mantenere costante nel tempo la concentrazione di Glucosio nel sangue.

 

 

 

 

 

 

 

 

VITAMINA D

Cos’è la vitamina D?

1) L’integratore del momento?



2) La vitamina per le ossa?



3) Un potente immuno modulatore utile per qualsiasi tipo di infiammazione cronica?



4) Non lo so

– Se hai riposto 2 o 3, hai indovinato! Bravo!


– Se hai risposto 4 leggi il seguito.

 

Domanda n. 2:



Che cos’è il “DIBASE”?



Il DIBASE è semplicemente il più famoso integratore di vitamina D presente sul mercato italiano ( “burocraticamente” parlando, è un farmaco, ma fa lo stesso).

Si ,la vitamina D, quella che ti ho detto decine di volte che devi assumere in quantità importanti perché è l’equivalente di “Raggi di sole in bottiglia”.

Sull’importanza della vitamina D si è detto già di tutto, ci sono già decine di libri ma vediamo di  capire qualcosa in più sui vari effetti benefici della vitamina D.

Qual è il problema con questo “farmaco / integratore” ?

Il problema è che il medico o non ha capito, o non sa proprio, o non vuole sapere, quanto vada integrato, come e perché.

Ma veniamo al dunque.

Le indicazioni per “severe” carenze (cioè sotto i 40 mg/ml) sono di circa 4000/5000 UI al GIORNO, non come dice il tuo medico 3/4 gocce al giorno , 1 flaconcino da 25000 al mese, o 20 gocce a settimana. (ridicolo)


E’ vero che il range di “normalità” dei laboratori di analisi va da 30 ng/ml a 100 ng/ml,ma se tieni conto che 40 è il minimo indispensabile, cerca di arrivare almeno ad 80 per avere una buona efficacia


Qual è il problema con la Vitamina D?


Il problema è che ha un’”emivita” di 24 ore circa.


Cioè la sua permanenza nel corpo dura circa 24 ore prima di ridursi del 50%.


Ti faccio un esempio pratico, così capisci:

Prendi 10000 unità di vitamina D alle 9 di mattino, e il giorno dopo te ne sono rimaste 5000, il giorno successivo 2500, poi 1250, poi 625 e così via fino a sparire in meno di una settimana.

Ecco perché integrare una volta a settimana o una volte al mese, invece che tutti i giorni, è stupido oltre che inutile: la vitamina D si accumula in modo lentissimo.

In condizioni ideali ci potrebbero volere 6 mesi o molti di più per raggiungere un livello buono, figurati prendendola una volta a settimana o al mese!

In che senso forse “in condizioni ideali”? Perché potrebbe essere difficile?

Quando fai le analisi per vedere a che livello è la vitamina D nel sangue, chiedi di controllare anche un altro fattore chiamato PARATORMONE

Questo fattore è come se fosse il muro di cinta che protegge la vitamina D:

Se il muro è basso, l’accumulo di Vitamina D avviene senza problemi, ma se il muro è troppo alto, la vitamina D si accumulerà con molta difficoltà.


E se il muro è troppo alto, io che cosa posso fare?

Niente.

Non c’è niente da fare.

O meglio, devi fare una cosa che il tuo medico non ti farebbe mai fare: devi aumentare (e di molto, direi quasi a dismisura) le dosi di vitamina D che assumi, come se ogni volta che assumi la vitamina D, fosse un colpo di cannone che infrange un pezzo di barricata.

Ma quanta esattamente?

 

 Prendendo 5000- 10000 IU in media si arriva a sotto 80 ng/ml, ossia sotto al valore considerato ottimale (per quelli che hanno fatto il grafico i valori ottimali sono tra 40 e 60, ma più sudi confermano che ottimale sia sopra gli 80).

Il grafico postato mostra anche che c’è grande variabilità individuale di risposta, con uno che con 10000 è arrivato a 250 ng/ml, ben sopra il livello massimo considerato normale (100).

Dunque, sicuramente, è bene farsi ogni tanto (3/4 mesi) le analisi per vedere di non esagerare.

LA PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA

Voglio  farti conoscere una ricerca scientifica del 2007.

Questo articolo, del 2007, pubblicato sul principale giornale di nutrizione del mondo (The American Journal of Nutrition,), stabilisce che la quantità giusta di vitamina D, da prendere tutti i giorni, è proprio 10000 IU:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17209171

Queste sostanzialmente le motivazioni:


Non ci sono studi che mostrano segni di tossicità con dosi uguali o inferiori a 50000 IU al giorno (cioè l’equivalente di due flaconcini dibase che  fa prendere il medico una volta al mese!!).

I casi di ipercalcemia (cioè un malfunzionamento del Calcio, l’unico problema che può dare la D) sono stati trovati con dosi nel sangue comprese tra 280 e 640 mg/ml.

Da quando ho scoperto questo, si può andare con 5000- 10000 IU al giorno, e penso che sia la cosa meglio da fare per tutti, a patto sempre di fare ogni tanto le analisi del sangue.

E anche se si superano i 100 ng/ml non mi spaventerei troppo:

Non andrei sopra i 150 a meno che non si segua il protocollo Coimbra (seguiti da un medico), in cui si prendono anche 100000 IU al giorno e si arriva a quantità nel sangue anche sopra i 1000 ng/ml senza intossicarsi, ma facendo molta attenzione a cosa si mangia (i latticini, ad esempio, vanno eliminati il più possibile) ,a quanto si beve e a quanta attività fisica si fa.

Applicazione per lo smartphone

Scarica questa applicazione:

D-MINDER. http://dminder.ontometrics.com/

è in inglese, ma è molto intuitiva

Nella prima schermata, la prima volta che accedi all’app, ti chiederà

– i tuoi dati personali: altezza peso, sesso

Fototipo (se non sai cos’è, considerala una scala da 1 a 6, dove 1 è “sei molto bianco a 6se sei molto scuro”) e quanto è alto il tuo livello di vitamina D in quel momento

Quanta vitamina D assumi ogni giorno (ovviamente in UI)

Che cosa mangi

Quante ore ti esponi al sole (senza crema solare che limita l’assorbimento della vitamina)

Quanto del tuo corpo è esposto

Dove abiti (con l’iPhone lo calcola da sola, con gli altri non so)

Fai le tua analisi e se il valore è basso (e se non vivi ai Caraibi, è sicuramente basso), comincia ad assumere vitamina D.

 

 

L'ILLUSIONE DELLE CURE :         Protettori Dello Stomaco. (Inibitori di pompa protonica)

Gli inibitori di pompa protonica o PPI, sono la classe di farmaci tra le più usate nel trattamento di patologie e disturbi legati al reflusso gastroesofageo e/o all’eccesso di produzione di acidi gastrici,

Malgrado i tanti lavori scientifici rilevano i possibili danni legati all'uso prolungato . Si tratta di farmaci che bloccano l'acidità gastrica e per questo si dimostrano dei possibili nemici, con effetti collaterali impensati e potenzialmente molto dannosi .

Sono farmaci prescritti per lunghissimo tempo,a volte senza motivi veri. Il nome trae spesso in inganno: siccome si pensa che "proteggano" vengono usati con l'idea che possano fare solo del bene. Ormai basta che una persona abbia da prendere un paio di sostanze farmacologiche, che di solito non danno alcun fastidio gastrico, che alla prescrizione si aggiunga poi un inibitore di pompa protonica per "proteggere lo stomaco". Insomma, un protettore gastrico non si nega a nessuno.

Notiamo invece che l'azione di queste sostanze interferisce pesantemente con la digestione. Con la loro azione, lo stomaco smette di dare segnali, e smette anche di digerire. Senza l'acidità gastrica gli enzimi digestivi non possono funzionare, così alimenti complessi arrivano nell'intestino senza essere stati completamente smembrati e ridotti ad elementi semplici. Lo stomaco perde la sua capacità fisiologica di compiere il lavoro per cui è stato creato.

dopo aver mangiato si dovrebbe trovare nell' intestino il cibo degradato pronto per assorbimento, ma con l'uso di questi farmaci si ritrova in mezzo alla pancia i componenti a pezzi di quello che si è assunto, ancora interi e con tutto il loro potenziale allergizzante ancora intatto.

Inoltre l'uso di protettori gastrici, può generare allergie alimentari anche gravi e stimolare l'infiammazione da cibo.

Sarebbe cosa giusta almeno associare alla eventuale terapia con protettori gastrici l'impiego di enzimi che aiutino a completare la digestione.

Risultano associazioni a patologie, che l'impiego prolungato di questi farmaci ha iniziato ad evidenziare in molti lavori medici.

Gravi carenze di Magnesio(*1) apparentemente immotivate, il sospetto importante che il loro uso possa facilitare la crescita di alcune forme tumorali soprattutto all'apparato digerente (* 2) Alterano il microbiota orale e quello intestinale(*3) , con un aumento di Streptococcus sia nel microbioma salivare gengivale e intestinale.

Tutti questi lavori e ricerche stanno risvegliando una certa cautela nella prescrizione, le notizie in questo senso arrivano ormai da più fonti indipendenti che invitano ad una seria riflessione sul loro impiego.

Ci sono importanti considerazioni da fare quando si presenta una malattia . E' indispensabile cercare di tenere presente l'intero organismo. Scoprire la causa e andare a monte della degenerazione è la cosa più importante e saggia da poter fare.

Sopprimere un sintomo senza andare a cercare le cause, o nascondendole "sotto il tappeto", non serve a niente, prima o poi si presenteranno in modo a volte davvero importante e devastante . Questo lo possiamo prevenire, con un corretto stile di vita che non vuol dire solo alimentazione. Nasce a questo punto la necessità di voler conoscere la manutenzione della meravigliosa “macchina biologica" . Il più antico desiderio dell’uomo, è quello di una lunga vita e soprattutto sana. L’uomo si pone da sempre domande alle quali mai nessuno sinora ha saputo rispondere in maniera esaustiva.

“Perché ci si ammala”? “Cos’è la malattia”? I meccanismi della “malattia”, richiedono uno sforzo in più, una responsabilità della persona stessa che incomincia a prendere la propria vita nelle mani, vivendo in simbiosi con l’ambiente, ripristinando l’equilibrio mente-corpo e stimolando le proprie capacità di auto-guarigione.

Siamo abituati a delegare ad altri il “guarire il nostro corpo”, illudendoci, ma siamo considerati un agglomerato di organi dove, quando si rompe un pezzo, bisogna andare dal meccanico e sostituirlo con uno nuovo. Siamo davanti ad una Rivalutazione uomo-natura. Un rapporto che nella medicina ha subito un’evoluzione millenaria, dall’arte empirica di guarire da Ippocrate, sino alla moderna interpretazione della natura e del corpo umano, fondata sulla conoscenza scientifica.

Questo rapporto ha subito una progressiva involuzione a causa delle mutate abitudini indotte dal progresso economico e sociale, dalle compromissioni ambientali provocate dai processi produttivi e dallo sfruttamento delle risorse naturali, dalle sollecitazioni prodotte dalla società dei consumi e dal mercato.

Ma non sono cambiate le caratteristiche genetiche dell’organismo umano, quindi i processi fisiologici del metabolismo, la correttezza dell’alimentazione e l’equilibrio del sistema nervoso autonomo, hanno subito grandi contraccolpi. Si tratta quindi di recuperare coerenza tra pratiche di vita ed esigenze dell’organismo, contrastando gli agenti dannosi, della malattia e agendo sui fattori che svolgono una funzione biologica fondamentale per il benessere complessivo di questo congegno perfetto e complesso che è il corpo umano.

Questo recupero si fonda in primo luogo sull’imperativo di una coerenza alimentare, ma come dicevo prima non esiste che solo attraverso una corretta alimentazione si possono risolvere tutti i problemi di salute.

Se anche si mangia nel modo appropriato, ma non si fa movimento, si fuma, intossicando l’organismo, si è carenti in micronutrienti e si hanno ritmi troppo stressanti.

E’ impossibile pensare di stare bene!

Così chi fa troppo sport e non si libera dell’esubero di radicali liberi, dovuti allo stress fisico e non integra correttamente i micronutrienti, non si alimenta bene, non utilizza pratiche di rilassamento, non cura il suo intestino, non potrà mai pensare di stare bene, solo perché fa sport. Infatti ci sono atleti spesso stanchi, ansiosi, depressi, affetti da tendinite da influenze e raffreddori dovuti ad un indebolimento del sistema immunitario.

Stesso discorso per i fanatici degl’integratori, cioè coloro che sono convinti che l’unica cosa utile per l’organismo, sia riempirsi di supplementi, come vitamine e minerali antiossidanti e simili. Non si può pensare di risolvere i problemi e avere un organismo in salute, semplicemente prendendo micronutrienti. Partendo da questi pilastri base s'inizia il cammino verso il benessere!




-*1-(Matsuyama J et al, Intern Med. 2012;51(16):2231-4. Epub 2012 Aug 15).

-* 2-(Jianu CS et al, Aliment Pharmacol Ther. 2012 Oct;36(7):644-9. doi: 10.1111/apt.12012. Epub 2012 Aug 5).

-*3- studio recentemente pubblicato in Journal of Gastroenterology and Hepatology

 

 

IL FERRO ....COSA NON SAPPIAMO!

Quello che non sappiamo sul ferro, quello che ci viene taciuto. Quello che il nostro corpo organizza per il nostro benessere e noi ignoriamo. Non sempre la carenza di ferro è un male. Invece andiamo nel panico e subito integriamo con qualcosa che potrebbe nuocerci gravemente. Impariamo a conoscere più da vicino cosa succede.....

Il ferro è un'arma a doppio taglio. Se non ne assumiamo abbastanza rischiamo l'anemia, ma se ne assumiamo troppo possiamo aumentare il rischio di cancro, di malattie cardiache e di un certo numero di stati infiammatori. Dato che il corpo umano non ha un meccanismo in grado di eliminare l'eccesso di ferro, occorre preferire il ferro proveniente dai vegetali (ferro non-eme), sul quale il nostro organismo ha un certo controllo.
Dice il dottor Michael Greger , anche altre patologie sono state associate ad un'elevata assunzione di ferro, tra le quali l'Alzheimer, la Malattia di Parkinsons, l'artrite e il diabete.

Dal momento che il nostro organismo non è in grado di eliminare l'eccesso di ferro, abbiamo sviluppato un meccanismo rigido per regolarne l'assimilazione: se le nostre scorte di ferro sono scarse, il nostro intestino ne stimola l'assorbimento, mentre se le nostre riserve sono al loro massimo, il nostro intestino blocca l'assorbimento di ferro per mantenerci ad un livello ottimale.

Questo meccanismo però funziona soltanto con le fonti di ferro primarie della dieta dell'uomo, ovvero il ferro che si trova nei cibi di origine vegetale.

Il nostro apparato digerente invece non ha un meccanismo per regolare il ferro ingerito con il sangue, il ferro eme. Il ferro che si trova nel cibo di origine animale passa direttamente attraverso la barriera intestinale e anche se nel nostro organismo già ne abbiamo più che a sufficienza, non possiamo in alcun modo controllare l'assimilazione di questo tipo di ferro.

Proprio per questo, alcuni studiosi ipotizzano che il sovraccarico di ferro potrebbe essere la ragione che lega il consumo di carne al rischio di tumore al seno. Il ferro è un pro-ossidante e può provocare stress ossidativo e danni al DNA. Nei paesi industrializzati, un'eccessiva assunzione di ferro potrebbe portare con il tempo ad un condizione fisiologica da sovraccarico di ferro nelle donne in menopausa, che non hanno più perdite di sangue mensili.

Il sovraccarico di ferro favorisce la produzione di radicali liberi, l'ossidazione dei grassi, i danni al DNA e potrebbe anche contribuire allo sviluppo del tumore al seno ed alla carcinogenesi, in maniera del tutto indipendente o potenziando gli effetti di altri carcinogeni. Soltanto le persone in cui sia stata diagnosticata un'anemia da carenza di ferro dovrebbero considerare l'assunzione di integratori di ferro ed anche in questi casi ci potrebbero essere dei rischi.

Il nostro ferro è legato al ferro libero, entra in gioco in una reazione che si chiama "Reazione di Fenton", reazione molto pericolosa dove in presenza di radicali liberi, gli enzimi antiossidanti neutralizzano i radicali che si formano, producendo un intermedio che è l'acqua ossigenata, quest'acqua ossigenata è un intermedio di passaggio non un radicale libero di per se, poi viene presa dalla catalasi che prende quest'acqua ossigenata e la demolisce in 2 molecole d'acqua. E' una catena, si prende una cosa che è pericolosa si trasforma in una via di mezzo e poi viene neutralizzata, ma quando c'è un eccesso di produzione di radicali liberi si crea un eccesso di acqua ossigenata e se in circolo c'è del ferro libero l'acqua ossigenata reagisce con il ferro libero nella Reazione di Fenton di cui sopra producendo un radicale molto pericoloso IDROSSILICO che ha vita brevissima ma che immediatamente danneggia tutto ciò che trova in circolo, inoltre se poi il ferro viene anche utilizzato dai batteri per la propria replicazione. Vi sono due situazioni una è l'infezione l'altra le infiammazioni in cui l'organismo, con un meccanismo inteligente sequestra il ferro circolante per sottrarlo ai batteri ed è la situazione in cui il ferro circolante (Sideremia) sarà basso, in questi casi far assumere del ferro è come buttar benzina sul fuoco ci sarà crescita esponenziale, infatti in caso di infezioni il nostro organismo sequestra il ferro in circolo altrimenti sarebbe molto pericoloso. Per questa serie di motivi bisogna davvero stare attenti nella somministrazione del ferro inorganico.

Uno studio recente ha messo in evidenza che nell'organismo delle donne che prendono integratori di ferro si verifica un notevole aumento dello stress ossidativo.

Dunque, prima di assumere un integratore di ferro, il mio consiglio è di parlare con il proprio medico e di cercare di affrontare il problema partendo inizialmente soltanto dalla dieta, mangiando cioè una buona quantità di cibo sano e ricco in ferro, come ceci e semi di zucca, facendo attenzione a consumare nello stesso pasto cibi ricchi in vitamina C, come limone, frutti tropicali, broccoli e peperoni, che migliorano l'assorbimento del ferro di provenienza vegetale, e stando attenti a non bere té e caffé durante i pasti, poiché essi possono mettere a rischio l'assorbimento di ferro.

Dal momento che gli acidi organici come la vitamina C possono favorire l'assorbimento di ferro, la società della Coca Cola ha commissionato uno studio per vedere se bere Coca Cola produce lo stesso risultato... e la risposta è: no.

Il ferro viene assorbito con difficoltà dal nostro organismo e con altrettanta difficolta viene perso, a meno che non ci siano perdite ematiche, emorragie. Voglio ribadire che livelli non alti di ferro si traducono in longevità. Il percorso delle ferro non è facilissimo, deve essere trasformato dalla forma ferrosa (Fe3+) in quella Ferrica (Fe2+) e può essere chelato dall'acido fitico (cereali) ed ossalico ma possimao facilitare l'assorbimenti usando la vit C quindi è un percorso facilitato quello dei vegetali  Un esame importantre da valutare è l'emoglobina quando si verifica una carenza a questo livello vuol dire che le riserve sono basse. Consiglio sempre una valutazione completa ,

Emoglobina; proteina legato al ferro per il trasporto dell'ossigeno

Sideremia; che è data dal ferro libero.

 Trasferrina; che è la proteina di trasporto del ferro.

 Ferritina;  che è il deposito del ferro.

 

 

PARLIAMO DI ENERGIA

Parliamo di energia.

Noi esseri umani siamo energia in movimento. Prova a mettere le tue mani vicine evitando il contatto; senti calore ? Questa è energia. Ognuno di noi ha un campo energetico che può estendersi all'infinito. Siamo tutti connessi dentro un mondo fatto di campi energetici che comunicano anche senza parlarsi. A volte ti sarà capitato di "sentire" che una persona è positiva o magari "senti" che invece è negativa. Magari ti accorgi che ciò che dice non arriva in modo chiaro, anzi arriva in modo distorto. Ti dice che è felice invece "senti" che sta mentendo perchè ti arriva un messaggio contrario che mette in discussione quanto quella persona ha detto. Spesso le persone dicono di non sopportare alcuni soggetti e che la loro presenza toglie energia. Scaricano. Beh, quelle persone mandano energie negative e se non siamo in grado di "schermarci", ci tolgono energia. Non sempre però possiamo scegliere con chi passare il tempo. Certo è bello sapere che se frequentiamo persone positive, il nostro campo energetico riceverà tale energia e la nostra positività tenderà a crescere (il nostro campo energetico con segno + diventerà ancora più grande...). Ma nel mondo, soprattutto nel campo professionale, questa possibilità di scelta spesso non c'è. Il concetto del ruolo svolto dall’energia fa storcere il muso alla medicina convenzionale…non si sono ancora impegnati nello studio di questa importante informazione nei sistemi biologici, anche se ha accolto molti sistemi di scansione non invasive che leggono proprio tali campi energetici.. Questi sistemi di scansione consentono di identificare la composizione molecolare di sos, come la TAC, la Risonanza magnetica e la Tomografia a emissione di positroni (PET). Un tessuto malato ha una sua precisa “firma” energetica, diversa da quelle delle sue cellule circostanti. Le configurazioni energetiche che attraversano il nostro corpo viaggiano nello spazio come onde invisibili, simili alle increspature sulla superficie dell’acqua. Se gettate nell’acqua un sasso, l’energia trasportata dal sasso che cade (dovuta alla forza di gravità che attira la sua massa) viene trasmessa all’acqua. Le increspature prodotte dal sasso sono onde di energia che si spostano nell’acqua.Se gettiamo contemporaneamente più di un sasso, ogni increspatura (onde di energia) può interferire con tutte le altre, formando onde composite in cui convergono due o più increspature. Questa interferenza può essere costruttiva (amplificazione energetica) o distruttiva (deflazione energetica). Se facciamo cadere nello stesso istante 2 sassi delle stesse dimensioni dalla stessa altezza, l’azione delle loro onde sarà coordinata e le increspature prodotte dai due sassi convergeranno. Nel punto in cui si soprappongono la forza combinata delle onde si raddoppia, interferenza costruttiva o risonanza armonica. Se invece il lancio dei sassi non è coordinato le onde di energia non saranno sincronizzate. Nel punto di convergenza, le onde asincrone si annullano reciprocamente. Invece di raddoppiare l’energia nel punto d’incontro interferiscono in modo distruttivo.

Tutto questo è importante per la biomedicina perché le frequenze vibrazionali possono alterare le proprietà fisiche e chimiche di un atomo. Dato che gli atomi sono in continuo e costante movimento essi creano degli schemi d’onda simili alle increspature in espansione provocate dal lancio dei sassi. Lo stesso meccanismo di risonanza armonica lo troviamo nella distruzione del calice e le onde sonore. Succede allo stesso modo nella chimica del nostro corpo. La chiropratica lo ha capito grazie a palmer, il flusso di energia che scorre nel sistema nervoso è cruciale per la salute, infatti si concentrò sulla colonna vertebrale, il condotto attraverso cui i nervi spinali trasmettono le informazioni al corpo. Così succede per il nostro cervello che è un organo elettrico, si capisce come un’onda energetica distruttiva possa destabilizzare, visto che decodifichiamo e comunichiamo il nostro ambiente attraverso la valutazione dei campi energetici! E’ proprio qua che ci sta’ tutta la frase del Dalai Lama: “Lascia andare le persone che condividono solo

lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia,

fa sì che non sia la tua mente.

Come possiamo quindi "schermarci" da persone negative ?

Prima regola, non dare molta importanza a queste persone. Siamo noi in definitiva che con il nostro modo di pensare e cioè, con la nostra mappa, diamo i significati alle circostanze che viviamo, ingigantendo così gli effetti che può produrre un episodio o, come nell'esempio, la possibilità che quella persona negativa influisca sulla nostra giornata.

Seconda regola, utilizza la visualizzazione, utilizza una metafora. Vedi le due immagini in alto? Immagina che la persona che ti piace ti chiami con il telefono di sinistra (verde). Siccome sei tu che decidi leggendo il display del telefono se accettare la conversazione telefonica con quella persona, digiterai il tasto verde e inizierai la conversazione. Se invece a chiamarti è una persona con la quale non decidi di parlare ? Beh, sei sempre tu che decidi di non farlo e non rispondi o addirittura la rifiuti digitando il simbolo telefonico con il tasto rosso (foto di destra). Sei tu che apri o rifiuti una conversazione. Nello stesso modo immagina che davanti a te c'è una persona che non ti piace. Sarai sempre tu a decidere se far passare quella comunicazione con il tasto verde o rifiutarla digitando il tasto rosso. Una persona ti offende ? Beh, sei tu che decidi secondo la regola del tasto verde se cadere nel tranello e subire la sua rabbia, sviluppando così un campo energetico negativo che ti "avvelenerà" la giornata, o se decidere di pensare:"guarda come è nervosa questa persona; poverina come soffre. Mi fa quasi pena. Speriamo che quando la rivedo abbia risolto i suoi problemi". Dando questo significato all'episodio, hai praticamente interrotto il flusso negativo digitando mentalmente il tasto rosso del telefono. E ricordati di usare il mantra di Fabio Marchesi: Io scelgo di rimanere tranquillo, io voglio essere tranquillo... io sono tranquillo !!! (io scelgo.. io voglio..io sono...). Funziona sempre, sempre se ci credi !!! Ti auguro di "schermarti" nel miglior modo possibile.

 

KETTLEBELL.....e salute

IL KETTLEBELL: PREVENTIVORIABILITATIVO ERIEDUCATIVO

Il kettlebell è un attrezzo in ghisa dall'estetica molto "spartana". La sua forma è quella di una palla di cannone a cui si lega una maniglia.

In ragione della sua forma il peso nel kettlebell non si trova in linea con la maniglia bensì decentrato. In questo modo si hanno dei vantaggi in termini di stimolazione delle capacità coordinative, soprattutto nella ricerca dell'equilibrio e della coordinazione neuro-motoria, che vengono stimolati continuamente ad ogni grado angolare di lavoro.

Durante lo svolgimento dello stesso esercizio, lo sbilanciamento sulla stabilizzazione corporea indotto dal kettlebell, può avvenire in direzioni opposte, inducendo così a livello cinestetico degli adattamenti posturali che modificano continuamente la ricerca dell'equilibrio.

Per capire meglio questo concetto, prendiamo in esame l'esercizio dello snatch. Nella prima fase avremo una proiezione delle forze ed uno sbilanciamento anteriore, con contemporanea stimolazione della catena cinetica posteriore (cioè di apertura); mentre nella fase conclusiva (cioè quando la palla del kettlebell si trova nella parte dorsale della mano), lo sbilanciamento avverrà posteriormente e con contemporanea attivazione della catena cinetica anteriore (cioè di chiusura)

 

Inoltre grazie a questo attrezzo ed ai vari esercizi che si possono eseguire, potremo allenare anche quei muscoli che si localizzano nel complesso lombo-coxo-pelvico, cioè nel cosiddetto CORE, che rappresenta il punto dove tutte le forze gravitarie provenienti sia dal tronco che dagli arti (sia superiori che inferiori) vengono trasmesse.

Nella stabilizzazione del CORE i muscoli che vengono interessati sono rappresentati dal trasverso dell'addome, dagli obliqui interni ed esterni, dal retto dell'addome, dal gran dorsale, dal quadrato dei lombi e dal multifido.

Questi muscoli se ben allenati proteggono la colonna formando il cosiddetto "corsetto muscolare".


Condizionamento fisico

La caratteristica principe che il kettlebell offre è la possibilità di allenare più sistemi corporei, avvalendosi di semplici esercizi multi articolari, nel rispetto della biomeccanica e fisiologia dell'uomo, sfruttando la naturalezza dei movimenti a corpo libero ed usufruendo di tutti i benefici specifici e generali che porteranno al miglioramento degli equilibri corporei.

Con condizionamento muscolare intendiamo la capacità di allenare i propri muscoli a un grado di contrazione diversa da quella normale; in questo percorso, per mezzo dei kettlebell, cercheremo di migliorare la trasmissione nervosa (avviene attraverso cervello e midollo spinale), affinché ne possa beneficiare il costante stato di contrazione dei muscoli in una qualsiasi condizione quotidiana (allenamento funzionale); ciò verrà identificato come miglioramento del tono; ricercheremo inoltre una migliore resistenza (endurance), ed un miglior trofismo muscolare, cioè quella qualità muscolare che permette di rispondere efficacemente a stimoli di elevato contenuto e consumo energetico all'interno della fibra muscolare stessa.

Identifichiamo ora i tipi di contrazione muscolare che troveremo nel programma di condizionamento generale con kettlebell:

1.           Contrazioni dinamiche isotoniche divisi a loro volta in

1.    concentriche (superante o isotonica) contrazione che provoca movimento dell'arto interessato, i due capi articolari si avvicinano durante la contrazione (quando solleviamo un carico, ad esempio quando il braccio solleva il kettlebell)

2.   eccentriche (o cedente) i due capi articolari durante la contrazione muscolare si allontanano (il muscolo si allunga mentre cerca di resistere al carico, ad esempio quando il braccio posa a terra il kettlebell)

2.   Contrazioni statiche: (isometriche) durante la contrazione dei muscoli del braccio la distanza tra i due capi articolari rimane invariata (il carico non viene né vinto, né si cede ad esso, ad esempio quando il braccio mantiene sollevato il kettlebell)

Nel condizionamento fisico con kettlebell cercheremo la combinazione di questi tre tipi di contrazione, creando ulteriori situazioni biomeccaniche destinate all'erogazione della forza.

Grazie a questo tipo di training inoltre sfrutteremo sempre le tre comportamenti base del muscolo.

Facendo un esempio chiarificatore prendendo in esame lo swing, i muscoli dell'addome e dei lombari fissano il bacino (effetto fissatore-stabilizzatore) e stabilizzano il busto, mentre un altro segmento corporeo si muove (si attivano come agonisti gli elevatore della spalla ed estensori della coscia), ed altri muscoli partecipano anche se non come agonista (effetto sinergico del gran dorsale e dorsale che da antagonista ha anche effetto neutralizzatore).

Grazie al kettlebell training, sfruttando il principio dell'equilibrio muscolare e bilanciando lo sforzo tra i muscoli agonisti ed antagonisti, ricercheremo un corpo armonico e funzionale, tale da non avere una predominanza di tono muscolare di un gruppo rispetto all'altro, tanto da migliorare indirettamente anche la postura.

Prevenzione

Nella prevenzione e cura delle patologie da sovraccarico del rachide i kettlebell potrebbero rappresentare l'anello mancante tra gli esercizi a corpo libero e l'allenamento che preveda l'utilizzo dei sovraccarichi.

Nell'allenamento con i kettlebell, durante l'esecuzione di ogni esercizio, si evidenzia l'intervento dei muscoli stabilizzatori, tanto che possiamo definire questo intervento come una delle caratteristiche fondamentali di questo strumento di lavoro.

Volendo stilare una sorta di ripartizione in base alla sollecitazione dei muscoli stabilizzatori i kettlebell vanno collocati sicuramente al primo posto.


Grazie al kettlebell, attraverso traiettorie molto naturali, possiamo sfruttare una maggiore libertà di movimento, permettendoci l'incremento delle capacità funzionali, attraverso programmi che prevedono l'inserimento anche di soli 5 o 6 esercizi multi articolari.

Ogni personal trainer o professionista di fitness dovrebbe saperlo utilizzare, per la sua grande versatilità, nel raggiungimento di molteplici obiettivi, e per la sua comodità come strumento fitness.

Negli atleti, ancor più che nei soggetti sedentari, si evidenzia come da parte dell'uomo i compensi siano la ricerca automatica di una soluzione antalgica da parte di quei muscoli antigravitari con compito posturale (mantenere la posizione) e di attivazione del movimento.

Questi muscoli sono assoggettati ad un'attività contrattile continua, cioè presenteranno caratteristiche di ipertonia e retrazione, causa di una successiva probabile alterazione dei rapporti articolari, con conseguenze nel raggiungimento della performance sportiva.

Nella fase preventiva dunque si privilegerà il lavoro muscolare multiarticolare attivo, che durante le fasi di contrazioni, produrrà contemporaneamente anche un allungamento delle strutture muscolari, senza permettere i cosiddetti "compensi", nel pieno rispetto dei principi della fisiologia e della biomeccanica applicate al movimento.

Attraverso l'analisi EMG media dei lombari possiamo notare come paragonando uno swing con kettlebell ad uno squat libero e con multipower, risulta predominante il loro intervento nello squat libero; nel multipower inferiore del 3%; nello swing registriamo una differenza del -18%.


Studio elettromiografico rilevato sulla muscolatura lombare durante l'esecuzione di tre esercizi: squat libero, squat al multipower e swing)

Alla luce di questo studio si evidenzia un possibile inserimento di esercitazioni con il kettlebell nella riabilitazione della bassa schiena (per l'incremento della resistenza degli estensori lombari). Infatti potrebbe essere utilizzata come valida alternativa ai programmi di Recupero  muscolare.

Ciò suggerisce nuovamente come i programmi che enfatizzano la resistenza degli estensori sono migliori di quelli che si concentrano sullo sviluppare la forza degli stessi (S. McGill 2002).

Lo swing con la sua enfasi nella ricerca dell'equilibrio e stabilizzazione utilizzando addome e muscolatura lombare come stabilizzatori e non come agonisti dell'azione motoria, attraverso il radicamento al suolo (con un'azione anticipatoria del muscolo traverso dell'addome) ed una potente estensione dell'anca, rende necessario l'intervento del gluteo, incrementando l'estensibilità dei flessori dell'anca e la stabilizzazione, anche attraverso i muscoli periferici del tronco.

Sappiamo che un azione muscolare prolungata può migliorare la stabilizzazione dei segmenti muscolari del rachide, facilitando la diminuzione delle pressioni interdiscali.

Prendendo in esame gli studi elettromiografici sull'azione anticipatoria del muscolo traverso dell'addome, noteremo quanto la procedura di stabilizzazione del rachide in previsione di un azione pertubatoria (come il sollevamento di un oggetto ad es. raccogliere un oggetto) anticipa tale azione sviluppando una procedura di stabilizzazione del rachide.

Tale studio ci viene confermato dal Gruppo del Qeensland dove si è visto che allenare in maniera specifica il muscolo trasverso dell'addome e la muscolatura lombare, riduce il dolore alla bassa schiena e la possibilità di ricadere nell'infortunio diminuisce. Infatti avere un buon controllo muscolare, aiuta anche a controllare più adeguatamente l'algia.

L'educazione degli esercizi fondamentali (come lo swing) pone l'esecutore, già alla prima esperienza motoria di questo tipo, obbligato all'apprendimento della corretta respirazione (quella forzata), grazie alla quale i muscoli addominali si trovano in continua contrazione agendo come una sorta di corsetto per stabilizzare il tratto lombare della colonna vertebrale.

Dagli studi di McGill  si è visto che gli individui che stabilizzano poco la schiena, tendono a perdere la tensione addominale nella fase di espirazione.

Questa tensione addominale viene mantenuta e poi intensificata durante l'espirazione. Ciò predispone l'esecutore ad una più semplice stabilizzazione della bassa schiena, poiché avendo i movimenti origine dal bacino, utilizzano un gesto che sfrutta un grado di articolarità completo, coinvolgendo tutta la muscolatura del corpo, migliorando contemporaneamente mobilità e stabilità delle articolazioni e concorrendo alla prevenzione degli infortuni.

Quindi il kettlebell training può essere un utile mezzo sia in ambito preventivoriabilitativo erieducativo.

 

 

MALOCCLUSIONE

 

La malocclusione influenza sempre la postura. Puo' dipendere da

- contatti dentari difettosi e cioè dal cattivo combaciamento delle arcate dentarie.

- oppure in presenza di buoni contatti  la malocclusione noi la vediamo finalmente come una conseguenza di uno sbilanciamento muscolare della mandibola nei confronti della mascella.

 

Esse debbono mantenere tra di loro una distanza muscolare controllabile con i nostri test (Sbarra ad esempio) .. distanza che viene normalmente a mancare negli anni  per usura dei denti o per crescita difettosa. Ne consegue la postura storta con tutti i  disturbi derivanti da un corpo che non sta diritto,  quali le infiammazioni artrosiche,  la periartrite, la lombosciatalgia, la cervicalgia e i disturbi di anca.  piu' la debolezza muscolare, l'apatia, la poca energia.

Ripristinando la distanza tra le mascelle grazie allo spessoramento bilanciato dei denti  la postura si raddrizza e certi disturbi scompaiono.

Il corpo simmetrico è un corpo sano e resistente, che si ammala poco.

 

La malocclusione nel tempo peggiora....invecchiando coloro che erano storti da ragazzi non si raddrizzano, ma cedono ulteriormente per colpa dell'usura, della perdita o della mancanza di denti, di rifacimenti non corretti ecc.

Il corpo umano e' influenzato nei suoi equilibri dalla mandibola malposizionata. Essa impone al corpo l'atteggiamento scheletrico oltre a caratterizzare l'espressione del viso, quella degli occhi e persino la personalita'. L'alterata postura del corpo crea  malessere conscio e inconscio. Il dentista non deve

permettere alla mandibola di sbilanciarsi, proprio per non compromettere il benessere del paziente. Ne possono conseguire disturbi fisici e psichici che il paziente stesso e il medico curante non penserebbero mai di collegare ad un'alterazione mandibolare

La mandibola invece e' influenzata nei suoi equilibri solo dalle altezze dei denti. Questi ultimi sono un ingranaggio delicato che permette allo scheletro e ai muscoli di funzionare armoniosamente se l'ingranaggio dentario non viene pero' manomesso. I denti non sono stati concepiti a caso, cosi' come non a caso sono stati concepiti gli altri organi del corpo. Certe caratteristiche anatomiche non vanno stravolte e i denti non vanno "inventati". Non c'e' bisogno di modificare cio' che e' gia' stato concepito bene dalla natura. I denti non sono birilli con i quali giocare. Ogni cuspide di appoggio superiore, ogni versante di guida ha un motivo di esistere. Ma le altezze devono essere adeguate alla movimentazione muscolare equilibrata dell' articolazione mandibolare. E questo e' il compito del dentista.

 

Si potrebbe sostenere che:

a) Il tratto cervicale puo' essere considerato la zona di transito piu' delicata del sistema nervoso, poiche' risente quotidianamente dell'attivita' sbilanciata della mandibola, dei condili, del collo, del corpo...

b) La sofferenza del settore cervicale (anche nei momenti di riposo supino) legata alla postura asimmetrica puo' provocare alterazioni dell'attivita' elettrico-neuronale, della vascolarizzazione e dell'ossigenazione; perturbando circuiti funzionali sofisticati.

c) La malocclusione non influenza la psiche di tutti i soggetti nello stesso modo, cosi' come non altera il corpo della gente nella stessa maniera. Oltretutto molti sono i livelli della malocclusione. Vi e' una soglia-limite al di sotto della quale scattano i disturbi e al di sopra della quale il maloccluso sta bene.

d) Se i condili e il collo malposizionati influenzano la sfera emotiva, perche' mai non potrebbero incidere anche sul coraggio, l'autocontrollo, il giudizio e la disponibilita' mentale...cosi' come alterano alcuni aspetti della personalita', quali ad esempio: l'emotivita', la sensibilita', le paure e le ansie (che il maloccluso presenta gia' nell'infanzia, ma che non ammette di avere); trasformando un carattere altrimenti equilibrato in un carattere insicuro, nevrotico, complesso, sucettibile, introverso, piu' difficile rispetto a quello dell'individuo ben occluso.

e) Nel maloccluso e' abituale una forma cronica di pessimismo e di ripetizione di concetti negativi senza reale giustificazione. Certo la psiche risente della sofferenza fisica, dei disturbi infiammatori, del malessere muscolare, della mancanza di energia...Ma il maloccluso vede il suo pessimismo come una dote mentale e non come una conseguenza negativa di una malocclusione della quale non si rende conto. 

g) Ma possono le compromesse condizioni midollari e vascolari collegate alla sofferenza cervicale e all'alterata postura scheletrica influenzare negativamente la via della temperatura e i centri termoregolatori, cosi' come abbassano la resistenza fisica e psichica, visto che il giovane maloccluso soffre il freddo tanto quanto un anziano freddoloso (e maloccluso?) La resistenza al freddo migliora nel riabilitato, tanto da fargli affrontare delle situazioni di freddo impensabili; tanto da fargli ritenere poco gradevoli (contrariamente a prima) ambienti, abbigliamenti e bagni particolarmente caldi.
E dalla compressione del tratto cervicale possono derivare nell'individuo disteso scariche elettriche alla nuca e/o alle gambe nel sonno e sensazioni di caduta, nonostante che collo, testa e corpo si trovino solidamente sostenuti?

h) La compromissione cervicale (sia essa evidente o meno) altera l'individuo nella sua globalita', accentuando alcuni lati negativi della personalita', anche se a volte il portarli "all'eccesso" si rivela poi fruttuoso.

i) La persona intelligente malocclusa ha in realta' un'attivita' cerebrale piu' intesa e una maggior capacita' di critica e di ragionamento rispetto alla persona ben occlusa. Questa vive lasciando piu' "tranquillo" il proprio cervello; vive con maggior ottimismo, con minor emotivita' e piu' distacco dalle situazioni che "prima" le potevano creare collera o rancori; tanto che tende piu' al riso che al pianto (contrariamente al maloccluso) anche in momenti di particolare tensione psicologica.

l) Il soggetto ben bilanciato non piange piu', non e' ansioso, e' portato al sorriso abituale che diventa un atteggiamento muscolare automatico del suo viso; cosi' che perde la faccia cupa dei malocclusi che per sorridere devono compiere un deciso sforzo muscolare e tende all'euforia, perche' si sente in una situazione di benessere fisico permanente.

m) Puo' accadere tra l'altro che all'inizio il riabilitato rimanga un po' disorientato, perche' si ritrova un carattere ben diverso rispetto a prima ed e' dispiaciuto d'aver perso quell'attivita' psichica continua che lo faceva sentire "intelligente". Si sente piu' limitato...

In un secondo tempo pero', rendendosi conto di doversi accettare, tende a svilupparsi in un'altra direzione, allacciando rapporti piu' cordiali anche nell'ambiente di lavoro. In realta' non ha piu' problemi personali fisici ne' psicologici; si sente libero, equilibrato e bene in salute.
Sa valutare con maggiore obiettivita' le situazioni e le personalita' che lo circondano; ben padrone dei propri nervi.

n) Una miglior vascolarizzazione e ossigenazione del midollo spinale dovrebbero di conseguenza migliorare la risposta inconscia del sistema nervoso e rallentare l'invecchiamento organico, mantenendo in efficienza il ricambio cellulare, la trasmissione neuronale, il sistema circolatorio venoso e arterioso, la produzione del liquor cerebrale, la produzione ormonale, la funzionalita' degli organi, l'elasticita' mentale, quella muscolare, articolare e scheletrica, la percezione degli odori, dei rumori...la resistenza al freddo...

E cosi' parzialmente sconfiggere "i malesseri della vecchiaia" che sono i malesseri della mandibola sbilanciata: quali le artrosi e le deformazioni collegate, il mal di schiena, le scoliosi, le ernie cervicali e lombari, la postura alterata, la camminata instabile, la pesantezza delle gambe, i dolori trigeminali, le emicranie, i fastidi a occhi, orecchie, naso...il senso di freddo a mani, piedi, naso, testa...la lacrimazione eccessiva o insufficiente, la rinorrea, le tachicardie, le aritmie, le demenze senili transitorie, la ripetizione di concetti negativi, la paura del futuro, il pessimismo, la tendenza al pianto e all'isolamento, la difficolta' ad alimentarsi e i disturbi alimentari psicogeni, l'osteoporosi da inattivita', la stanchezza diffusa...il rachitismo da contrattura muscolare...i comportamenti autodistruttivi e il disagio psichico, le deviazioni mentali e le perversioni, il masochismo, alcune forme di depressione che portano al suicidio, i comportamenti prepotenti, l'instabilita' caratteriale, le fobie; l'ansia irrefrenabile che porta in alcuni soggetti al vizio del fumo, o alla masticazione perenne del chewing-gum...il nervosismo cronico, la logorrea...

di Adriana valsecchi (Appim)

http://appimlab.wordpress.com/

 

 

 

 

LA PANCIA HA IL SUO CERVELLO

 

Vale la pena spendere qualche parola in più su quest’aspetto, perché illuminante. Da tempo gli anatomisti avevano descritto un’ampia rete nervosa all’interno delle pareti dello stomaco e dell’intestino,rete in relazione con le fibre nervose provenienti da due rami del sistema nervoso autonomo, il Simpatico e il Parasimpatico, ma non erano ben chiare caratteristiche e funzioni.

Ricerche recenti hanno permesso di accertare che la rete nervosa delle pareti interne del tratto gastro-intestinale presenta una notevole quantità di neuroni, circa cento milioni, e svolge un ruolo in gran parte indipendente dal cervello centrale a cui certamente è collegata dal sistema nervoso autonomo, ma da cui non dipende per il suo funzionamento.

E’ stato visto che se interrompono le connessioni tra sistema nervoso autonomo e rete nervosa enterica, questa continua a svolgere i propri compiti. Questa rete è stata battezzata “sistema nervoso enterico”, “cervello enterico” o anche “secondo cervello”, ed è in stretto collegamento con il sistema endocrino, che è molto diffuso all’interno dell’apparato digerente a opera di cellule endocrine sparse nella mucosa gastrointestinale. Così come lo è il sistema immunitario, che in questa parte del nostro corpo assume l’aspetto di una rete linfatica, dove circolano i linfociti.

La linfatica e la nervosa sono due reti che scorrono l’una su l’altra, in una determinata zona del tessuto dell’intestino tenue, nella tonaca sottomucosa.

La nostra pancia è un potente complesso neuro-endocrino-immunitario integrato che svolge funzioni con un largo margine di autonomia, ma che si confronta continuamente innanzi tutto con l’esterno (il cibo), ma anche con l’interno (il cervello, le sue emozioni, i suoi disturbi, le sue malattie).

Tratto da PNEI F. Bottaccioli

 

 

UN DANNO PLANETARIO: L'EGO

Possiamo anche essere uomini e donne portatori di pace,fare giusti stili di vita, cibi vitali  ma è inevitabile farsi dei nemici nel corso della vita. Si è portati a credere che i nemici siano gli altri, siano fuori. In realtà, i veri nemici sono dentro di noi, siamo noi stessi. A renderci la vita difficile e a procurarci dolore sono in primo luogo i nostri vizi, le nostre debolezze, gli errori che ci ostiniamo a commettere nonostante li riconosciamo come tali. Il nemico più subdolo e potente è certamente il nostro famelico Ego. 

I rapporti interpersonali ci mostrano quotidianamente quanto sia difficile confrontarsi con gli altri, che non sono necessariamente cattivi né odiosi. Il problema è che è il nostro Ego si relaziona con altri Ego. E purtroppo, “l’Io è odioso”, come stigmatizzò il filosofo e matematico Pascal. È questa la ragione per cui ci creiamo tante inimicizie e siamo antipatici a molti. Cerchiamo di imporre il nostro glorioso Ego, che è tronfio come un tacchino. Dall’altra parte, incontriamo Ego animati dallo stesso spirito di competizione, dalla stessa voglia di pavoneggiarsi e imporsi. Ne consegue il più delle volte uno scontro fra Ego, sulla falsariga di Godzilla vs. King Kong. Se ci relazionassimo col prossimo attraverso il Sé non ci sarebbero conflitti né sofferenza. Il Sé non è prevaricatore, a differenza dell’Ego che ci comanda a bacchetta, influenza e inganna. L’Ego non corrisponde affatto alla nostra essenza né al nostro valore, per quanto la gente sia convinta del contrario. Secondo voi ha più valore un uomo che esalta il suo Ego al volante di una Ferrari, con una top-model al suo fianco o un uomo che ha rinunciato a tutto, Ego compreso, per fare volontariato in una umile missione in Africa? La risposta la suggerisce Albert Einstein. “Il vero valore di un uomo si determina esaminando in quale misura e in che senso egli è giunto a liberarsi dall’io”. 

La vera grandezza, il vero successo, la vera fonte di orgoglio per un essere umano dovrebbe essere poter dire: “ho domato il mio Io, ho rinunciato al mio Ego”. Non è facile. In primis perché l’Ego ci da sicurezza. In secondo luogo perché è un maestro di malizie e inganni e quindi non lo conosciamo veramente. Si dice che siamo bravi a mentire a noi stessi. È vero, dipende dal fatto che non sappiamo riconoscere come mendace il nostro Ego.

Disponiamo, comunque, di strumenti idonei per abbassare la cresta all’Ego, per renderlo inoffensivo. Quali? Intanto, raggiungere la consapevolezza che noi non siamo quelli che ci sforziamo di fare credere d’essere agli altri. Se vivessimo su un’isola deserta, privi di ogni comfort, ce ne renderemmo conto. La nostra cultura, la nostra posizione sociale, il nostro ruolo nella vita non avrebbero più senso. Il nostro Io si ritroverebbe nudo e si metterebbe a frignare. 

Se accettiamo l’idea che il nostro Io è un piccolo imbroglione e siamo stufi di essere ingannati e ingannare, allora la nostra vita può diventare migliore, vera. Tanto per cominciare, smettiamola di ripetere mille volte ”io” quando parliamo e di parlare sempre di noi stessi. Siamo troppo vanitosi e autoreferenziali. Smettiamola di titillarci al cospetto degli altri, per convincerli che siamo in gamba e intelligenti e abbiamo successo. Non dobbiamo piacere per forza né riuscirci attraverso le recite. Dobbiamo piacere agli altri perché siamo belle persone e ci comportiamo bene. Non sopporto più quelli che gonfiano il petto come rane, indossano i vestiti nuovi dell’imperatore e usano espressioni obsolete del tipo “lei non sa chi sono io”. Ma chi sei? Non lo sai nemmeno tu, omuncolo che hai soffocato il Sé e t’illudi d’essere rappresentato da un Ego borioso e stupido. 

Che bello sarebbe se una mattina tutti decidessimo di uscire di casa spogli delle suppellettili culturali, sociali e comportamentali. Ci meraviglieremmo incontrando per strada, a scuola, sul posto di lavoro, gente totalmente diversa da come l’avevamo creduta. 
Il Mahatma Gandhi pensava che se potessimo cancellare l’Io e il Miodalla religione, dalla politica e dall’economia, saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra. Ha ragione. Se abbattessimo il regime dell’Ego i rapporti umani diventerebbero molto più facili, positivi e propositivi. Vivremmo in un mondo felice e sincero. Purtroppo non è possibile. L’Ego è troppo forte e subdolo perché sia debellato. Ciò non toglie che dovremmo combatterlo, con astuzia e pazienza. Possiamo indebolirlo, affievolirne la voce e non sarebbe cosa da poco. Otterremo di vivere in una società meno egoista ed egocentrica.

 

 di Giuseppe Bresciani

L'ATTIVITA' MIGLIORE PER LE OSSA FRAGILI:BODY BUILDING

L’osteoporosi è una condizione di eccessiva fragilità dell’osso che espone a un elevato rischio di fratture. Si tratta di un problema che riguarda ormai un numero sempre più alto di soggetti e che, con il progressivo aumento della vita media, sembra destinato ad aggravarsi. In Italia l’osteoporosi provoca ogni anno oltre 100.000 fratture del polso e circa 60.000 fratture del femore; in Europa si verifica una frattura osteoporotica ogni 30 secondi. Per gli anziani, una frattura del femore purtroppo significa spesso una riduzione dell’autonomia nella vita quotidiana, con un tasso di mortalità che sfiora il 30% entro un anno dal trauma. L’osteoporosi colpisce soprattutto le donne, in particolare dopo la menopausa (addirittura 1 su 4), mentre negli uomini la frequenza è di 1 su 10, ma in totale si calcola che al mondo ci siano 200 milioni di persone affette da questa patologia. Pochi, però, sanno che esiste un potente alleato per combattere la fragilità ossea: il body building. Già nel 1994 il Pacific Medical Center di Seattle (USA) dimostrò che l’allenamento con i pesi è in assoluto l’attività fisica migliore per conservare alta la densità ossea e prevenire l’osteoporosi. I soggetti, sia maschi sia femmine, che partecipano ai programmi di potenziamento con i pesi sviluppano una massa ossea significativamente superiore rispetto ai soggetti impegnati in attività di resistenza quali la corsa o il nuoto. Più precisamente: l’11% in più nella colonna vertebrale, l’8% in più nel radio (osso dell’avambraccio) e addirittura il 14% in più nel femore (osso della coscia) rispetto a un gruppo di controllo e a dei nuotatori. Ciò è possibile perché la massa ossea si correla alla forza muscolare e alla massa magra. Inoltre, anche lo spessore delle vertebre e del femore in giovani che si dedicano al sollevamento pesi risulta maggiore rispetto ai valori medi di una popolazione di adulti di controllo. Tutto ciò è molto importante, se si considera che una perdita del 20% della massa ossea espone a un rischio di frattura pari al 300-400% superiore alla norma. Con un assetto ormonale normale, la forza muscolare che si esercita sulle inserzioni ossee del muscolo durante l’attività fisica modifica il metabolismo muscolare e stimola la deposizione di tessuto osseo. La teoria più accreditata sostiene che l’osso si comporti come un cristallo piezoelettrico, nel senso che converte energia meccanica in energia elettrica, che a sua volta innesca l’attività degli osteoblasti, cioè le cellule deputate alla formazione della matrice ossea. E, anche in questo caso, per ottenere risultati significativi vi bastano due allenamenti settimanali di body building di soli 45-60 minuti ognuno! Da "Le 100 regole del benessere" ed Sperling & Kupfer

CELLULARI...DANNI PER LA SALUTE

Cellulari, il ricercatore Marinelli: “Danni per la salute. Usarli per emergenza”

di Pietro Ricca 

“Non ci sono dubbi del profondo impatto biologico delle radiazioni di radiofrequenza” dice il ricercatore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Cnr di Bologna che cita la Iarc che nel maggio 2011 ha classificato le radiofrequenze nella classe 2B cioe’ “possibili cancerogeni per l’uomo”. E propone la scritta sui telefoni: “Nuoce gravemente alla salute”

 

 

 Non solo ne sconsiglia l’uso, ma ci avverte che chiunque usi un telefonino si espone a “un rischio serio per i tessuti cerebrali”. Fiorenzo Marinelli, ricercatore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Cnr di Bologna, in una intervista al fattoquotidiano.it spiega perché sarebbe meglio per comunicare inviare un sms e perché propone di mettere la scritta: “Nuoce gravemente alla salute”.

Dr. Marinelli, i cellulari fanno davvero male alla salute?

Non ci sono dubbi del profondo impatto biologico delle radiazioni di radiofrequenza. Il telefonino è uno strumento molto inquinante e dannoso per la salute. La I.A.R.C. (Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro) nel maggio 2011 ha classificato le radiofrequenze nella classe 2B cioe’ “possibili cancerogeni per l’uomo” sulla base degli studi epidemiologici fatti dal prof. Lennart Hardell che ha riscontrato un maggior rischio di tumori cerebrali negli utilizzatori di telefono cellulare. Rischio che arriva a quattro volte se si tiene conto della lateralità dell’uso.

Quali sono le ricerche di riferimento?

Moltissimi sono gli studi pubblicati e ne sappiamo abbastanza per sconsigliarne l’uso. Ci sono due pubblicazioni di riferimento relative alla pericolosità delle radiofrequenze: lo studio bioinitiative, dove sono pubblicati i lavori scientifici che dimostrano effetti profondi dei campi elettromagnetici (www.bioinitiative.org), e lo studio dell’ICEMS ( Commissione Internazionale per la sicurezza elettromagnetica) sui meccanismi di azione biologica dei campi elettromagnetici (www.icems.eu). Entrambi sono scaricabili dalla rete. Dalle mie ricerche sulle cellule in coltura si evidenzia un effetto di alterazione del metabolismo e soprattutto della sopravvivenza cellulare e della regolazione genica. (Journal of Cellular Physiology JCP 2004), ed una influenza sugli enzimi del metabolismo cellulare ( Barteri.M, Marinelli F. et al. 2010)

Da più parti si bolla come allarmismo quel che lei sostiene.

C’è una sottovalutazione del rischio e poca informazione. Una situazione voluta a livello globale dalle grandi compagnie di telefonia mobile che per i propri interessi commerciali condizionano le ricerche e la diffusione di informazione. Si può fare un’analogia con la tragedia dell’amianto. Per decenni si è sottovalutato il problema, con le conseguenze che conosciamo. Il telefonino è lo strumento più inquinante a causa della vicinanza dell’uso. Esiste una assurda incongruenza nella legge vigente: protegge la popolazione da livelli di esposizione massima di 6 V/m quando provengono dalle antenne fisse e permette ai telefoni di irradiare la testa con valori di oltre 100 V/m. Anche il limite SAR (Specific Absorption Rate) di 2 W/Kg a cui sono sottoposti gli apparecchi telefonici mobili e’ elevatissimo. Per misurare 2 W/Kg nel tessuto cerebrale irradiato occorre un campo incidente di 300 V/m. Si tratta quindi di una licenza di emissione per i telefonini di centinaia di V/m, quando il limite per le antenne esterne e lontane è posto a 6 V/m.

Lei quale uso consiglia?

Ne sconsiglio l’uso. Il telefonino va usato come una radio di emergenza. E’ uno strumento prezioso per brevi comunicazioni in caso di necessità. L’uso che se ne fa abitualmente espone a un rischio serio per i tessuti cerebrali. Certo, riducono il rischio l’uso abituale dell’auricolare e il viva voce. Meglio usare SMS invece di chiamare. Quando è acceso, meglio tenere il cellulare lontano dal corpo. Durante la notte. se rimane acceso, occorre tenerlo in un’altra stanza. Ma la cosa più importante è usarlo il meno possibile.

Com’è la situazione per quanto riguarda il WI-FI?

Il WI-FI ha una emissione molto minore del telefonino, tuttavia si tratta di radiofrequenze che irradiano in modo continuativo per lungo periodo. Gli studi fatti sono pochi per dare una risposta sulla effettiva incidenza biologica, tuttavia se ne promuove l’uso indiscriminato anche nelle scuole. Ci sono altre soluzioni per la connettività ad internet. Il comune di Rimini ha dotato i posti dei consiglieri comunali di prese RJ-45 per collegare il PC poco costose e in grado di eliminare il problema dell’irraggiamento al WI-FI. Nelle abitazioni si possono usare gli apparecchi power-line che trasferiscono il segnale internet sull’impianto elettrico da cui si può prelevare in qualsiasi punto dell’abitazione da ogni presa elettrica, evitando di avere il segnale radio in casa.  Stesso problema esiste per il WI-max con frequenza a 5.8 gigaHertz, si installa senza aver prima verificato che sia innocuo.

Come dovrebbe essere cambiata la normativa contro l’inquinamento elettromagnetico?

La legge, già poco cautelativa, è stata nel tempo peggiorata con l’eliminazione delle pertinenze nella misura dell’abitazione e con l’allungamento del tempo di media da 6 minuti a 24 ore. Occorre abrogare questi peggioramenti della legge, estendere ai telefonini i limiti che esistono per le antenne, far predisporre i telefoni in modo che si spengano oltre i due minuti. Riportare sui telefoni la scritta “nuoce gravemente alla salute”. Far scendere i limiti di esposizione a 0,6 V/m.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/29/cellulari-ricercatore-marinelli-rischio-per-tessuti-cerebrali-usarli-solo-in-caso/727173/

 

 

CUORE CERVELLO...LA NECESSARIA CONNESSIONE

Le strette relazioni fra Cuore e Cervello: perché è necessario allinearli e tenerli in equilibrio

Non esiste separazione fra questi due organi ma dialogo e continua ricerca di equilibrio

 

Si pensa che sia il cervello che regola l’attività mentale e invece, come insegna la medicina cinese, è ilcuore. È l’attività pensante che è programmata per corrispondere al cuore piuttosto che viceversa. È come essere cresciuti su un malinteso che dice: il processo cerebrale deve precedere e ottenere credito poi, semmai, vedremo anche le ragioni del cuore. Stando ai fatti, il primo a formarsi nell’embrione è il cuore. Il cervello viene dopo e ciò che prima si forma ha la precedenza e richiede il rispetto della temporalità. Perché, direte voi? Semplice, poiché senza cuore niente cervello. Imporre l’attività cerebrale sul cuore significa bypassarlo e poi non lamentiamoci se abbiamo bisogno del bypass! E qui passo con voluta facilità dal cuore fisico al centro energetico del Cuore, all’area del torace, davanti e anche dietro. La distinzione tra il cuore-muscolo e l’area energetica-spirituale che lo accoglie sta diventando sempre meno netta, anche per la scienza. Il cuore anatomico, si scopre, non è solo una pompa e tuttavia quando si dice Cuore la mano istintivamente sa dove andare, e si poggia al centro del petto e non a sinistra dove è situato l’organo. Allineare il cervello al cuore è ciò che prende il nome di coerenza cuore-cervello – quando la mente combacia con il cuore – ora sempre più esplorata in campo scientifico. È come un pochino sotto-mettere (in senso letterale) il principio maschile del capo (testa) a quello femminile del seno (non a caso area del cuore), i quali poi armoniosamente si affiancano. Questa sottomissione infatti va intesa alla luce di un ordine di precedenza, come di un qualcosa che si evolve grazie a chi viene prima. Si sa il cervello – e la sua area pensante, la mente-intelletto – crede di essere il capo (da qui anche il nome di testa=capo) e vorrebbe sempre tener testa. Gli piacerebbe e ci prova, così è fatto, tuttavia è il cuore e la più ampia area ritmica che lo accoglie la sua l’intelligenza intuitiva, il Governatore, il Maestro. Ed è mia intenzione affiancare il cuore fisiologico all’area spirituale detta del Cuore piuttosto che separarli nettamente, come mai l’antica medicina cinese e il loro Tao hanno fatto. Sebbene sia consapevole che le capacità del Cuore spirituale si espandano ben oltre forma, tempo e spazio, oltre anche l’ampio toroide di frequenze elettromagnetiche emesse dal cuore fisico, di recente sotto la lente delle nuove scienze. Tale radianza elettromagnetica permea ogni cellula del corpo, incluse quelle del cervello. E questo già dovrebbe convincere i più razionali dubbiosi a imparare di nuovo ad ascoltare la “sua voce”. Il cuore fisiologico è l’organo più sonoro del nostro corpo, il suo ritmo scandisce il contrarsi e l’espandersi del movimento della vita in ogni punto nodale dell’organismo. In questo senso tutto il corpo pulsa nel Cuore, anche se a una prima occhiata distratta potrebbe sembrare il contrario. Il cuore possiede anche un sistema nervoso autonomo, per più della metà è costituito da neuroni e può diminuire e accelerare i propri battiti senza ricevere impulsi dal cervello. Lo sviluppo evolutivo del cervello che si è dimostrato progressivo e plastico sembra richiedere ora più che mai il coinvolgimento del cuore. Le capacità cerebrali hanno bisogno di essere illuminate dal Cuore per scoprirsi nella loro sconosciuta ampiezza.L’intelletto arriva fin dove può, e ora più che mai l’urgenza delle qualità del Cuore si fa sentire. Meglio è dire che il loro congiunto corrispondersi è la base dell’armonia mente-cuore di cui sembra necessitare una rinnovata umanità. Quali sono queste qualità? Apprezzamento, sincerità, gentilezza, rispetto, considerazione, gratitudine, generosità, attitudine al sorriso, apertura, inclusione, gioia e dall’altro lato, dispiacere, tristezza, amarezza, chiusura… Assai auspicabili e degne di essere coltivate le prime, il troppo di ognuna di esse può provocare un senso di squilibrio. Chi, direte voi, può sentirsi squilibrato nella gioia? Se questa assume caratteristiche di attaccamento emozionale e di eccesso per esempio di esuberanza sopra le righe, di entusiasmo altisonante. Come si dice: sembrava gioia, ma era un calesse! Ogni organo ha un suo gemello, che lo radica. Nel caso del cuore si tratta dell’intestino tenue, l’area energetica ombelicale dell’hara della tradizione giapponese e del cosco di quella andina. Esso collabora con il cuore a veicolare in basso eventuali eccessi di energia assumendo caratteristiche digestive da un punto di visto fisiologico ed energetico, evitando congestioni, ristagni di sangue e di emozioni nella parte bassa della pancia che possono essere disfunzionali anche per le ovaie e le mestruazioni. E direi anche per i meno conosciuti effetti sulla prostata. Soprattutto per la donna l’asse cuore-ventre è molto importante, sebbene tenda quale moderna creatura ubicata spesso nella testa a dimenticarsene. È con la pancia che sente di voler far parlare il Cuore, è nel ventre che ne percepisce la quiete e lo scombussolo, del suo ed eventualmente di quello di un nuovo essere. In lei infatti possono pulsare due cuori contemporaneamente, quale misteriosa meraviglia! E venne chiamata due cuori. Che magari nulla ha a che fare con la narrazione di un libro così titolato di cui non ricordo il contenuto. Detto questo, che ne sappiamo noi del Cuore? Qual è la nostra esperienza diretta? Ci fermiamo ad ascoltarlo? E non intendo il suo pulsare, talvolta impazzito da non poter essere trascurato? Ci prendiamo qualche momento per conoscerlo? Per comunicare con il Cuore? Per ascoltare con i suoi orecchi, guardare con i suoi occhi? Per parlargli e parlare con la sua bocca? Per toccare, con la consapevolezza diretta che le mani sono un suo prolungamento? Basta raccogliersi un attimo, magari chiudere gli occhi e sentire la comunicazione diretta tra il Cuore e ciò che è toccato. È un gesto semplice, di cui abbiamo dimenticato la naturalezza. Si tratta di riscoprire la differenza tra ascoltare, guardare, toccare, parlare con la testa e farlo invece con il Cuore. Si può cominciare con la musica, iniziare consapevolmente a lasciarla entrare nel Cuore, ad ascoltarla con le sue orecchie, rimanendo in ascolto dello stesso Cuore, tornando a essere un po’ esploratori e un po’ scienziati pronti a meravigliarsi di ciò che il Cuore ha in serbo per noi. Possiamo “raggiungerlo” accompagnando il respiro, riposare nella sua ampia area, un attimo, espirando. Così come la stufa o il caminetto, una volta accesi, diventano il cuore della casa, spargendo calore, luce e senso di allegria, questo è il posto del Cuore nella nostra vita. Di un Cuore acceso. E pare quindi più di una semplice coincidenza che l’organo cuore sia legato all’elemento fuoco. Il calore, il tepore, l’apertura e la morbidezza che ci coglie vicino al fuoco, sono presenti nel Cuore. Un calore che arde e non brucia. Come l’amore saggio. Che cosa potrebbe rendere un freddo inverno più dolcemente caldo? 

Elsa Nityama Masetti - 

 

PERCHE' LO SPORT



Ci sono persone che non si rendono conto di cosa significhi
provare quotidianamente l’effetto delle endorfine,
quelle molecole biologiche che si attivano durante
l’attività fisica e che hanno un effetto positivo sul cervello,
sullo stato d’animo, sull’energia vitale. Una persona
allenata difficilmente si stanca durante la giornata, e noi
sappiamo che una persona stanca non vive ma sopravvive
alla vita, non si gusta nemmeno i momenti di felicità.
Fare regolarmente attività fisica produce un assetto
metabolico, una condizione psicologica, uno stato mentale
positivo che diventa evidente soprattutto nelle persone
sedentarie che iniziano qualche sport. Lo vedo regolarmente
nella mia pratica medica. Dopo un paio di mesi
da quando ho consigliato l’attività fisica più adatta a loro
tornano nel mio studio per un controllo e invariabilmente
mi dicono: «Ma sa che da quando mi muovo tutti i
giorni la mia vita è cambiata? Allenarmi mi ha dato forse
più dell’alimentazione, più dell’integrazione, più della
meditazione».
A questo aggiungo che non solo dobbiamo prendere
tutti i vantaggi che lo sport ci offre, ma anche imparare a
mantenerli, non smettere mai, trovare sempre nuove motivazioni
e nuovi modi per divertirci a fare attività fisica. (Fabrizio Duranti)

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ARTROSI & MALOCCLUSIONE

L'artrosi non e' piu' una malattia di origine sconosciuta e neppure e' causata da virus, da alterazioni del DNA o da squilibri ormonali. Essa e' una reazione infiammatoria dell'organismo sano agli effetti negativi dello sbilanciamento mandibolare. Quest'ultimo compromette il collo, la testa e il corpo, alterando la stabilita' della colonna vertebrale, danneggiando i collegamenti, dando il via a processi infiammatori di varia gravita'.

Non e' l'artrosi che provoca malocclusione dentaria. E' la malocclusione che provoca il dolore di tipo artrosico ancora prima che si instauri la malattia reumatica. Sono  problemi che nascono in tempi diversi; ma "esplodono" generalmente verso i 50 anni. Prima si instaura lo sbilanciamento mandibolare per crescita non corretta dei denti, per avulsioni...e si sviluppano gli atteggiamenti posturali alterati di collo, schiena...Poi, le infiammazioni e compressioni dolorose di nervi, tessuti, cartilagini, che si identificano con la malattia artrosica. L'artrosi non guarisce spontaneamente ne' con i farmaci; bensi' con lo spessoramento bilanciato dei denti. Scompariranno l'infiammazione e i sintomi dolorosi. Permarranno le deformazioni anatomiche senza ulteriori peggioramenti 
Il dentista deve agire prima che si riduca lo spazio articolare, prima che inizino i processi distruttivi a carico della cartilagine, prima delle erosioni e delle deformita' gravi, prima che sopravvenga la fragilita' ossea...

L'ARTROSI SI CURA SENZA FARMACI
IL PARERE DEL CLINICO

La correlazione che puo' esistere tra alcune malattie neurologiche e osteo-artro-muscolari e lo sbilanciamento mandibolare e' stata ipotizzata da tempo.
Alcune recenti riabilitazioni non solo avvalorano quell'ipotesi, ma sembrano dimostrare che la malocclusione influenza il corpo ben piu' di quanto ci si aspetterebbe.
Risolvendo infatti lo sbilanciamento da malocclusione dentaria, alcune di quelle malattie ad eziologia sconosciuta o dubbia si attenuano fino a scomparire senza la somministrazione di farmaci.
I successi sintomatologici osservati a seguito di talune riabilitazioni ci inducono all'ottimismo e ci invogliano a proseguire su questa strada terapeutica: sensibilizzando il mondo scientifico affinche' non rimanga arroccato alle sole teorie tradizionali, che devono e possono integrarsi con i riscontri positivi della pratica clinica.
E' stata un'associazione di pazienti milanesi (l'APPIM) ad individuare quel nesso che sembrava sfuggire alla ricerca scientifica.

tratto dal sito Appim

 

 

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IL DOLORE CERVICALE

Chi soffre di cervicalgia generalmente pensa all'artrosi, non ai denti. Eppure sono proprio le altezze insufficienti dei denti posteriori ad alterare l'atteggiamento del collo e della testa e a provocare una riduzione degli spazi intervertebrali con compressione dolorosa di uno o piu' nervi spinali.
Se poi e' presente un'ernia che irrita o comprime il midollo (e le radici nervose) nascono una moltitudine di sintomi neurologici gravi, poiche' vengono disturbate strutture anatomo-funzionali importantissime, deputate alla trasmissione degli impulsi nervosi.
Ma l'ernia del disco non va considerata una vera e propria malattia. Essa e' soprattutto una reazione "meccanica" ad una movimentazione squilibrata delle strutture osteo-disco-muscolo-ligamentose che compongono l'Unita' Funzionale della colonna vertebrale. La mandibola e i denti fanno parte di questa Unita' Funzionale. E il loro ruolo e' talmente determinante per la postura e la salute del corpo che, quando si sbilanciano, i denti portano in asimmetria collo, spalle, schiena...creando disturbi di tutti i tipi.

Ma qual'e' la novita' in campo terapeutico?
Con denti e mandibola bilanciati il dolore cervicale non si presenta e l'ernia del disco non si forma o non peggiora.Scompaiono definitivamente molti disturbi dolorosi quali: mal di schiena, il dolore artrosico a mani e piedi, l'emicrania, il dolore trigeminale...
Bisogna considerare che il dolore e' sempre provocato da "un qualcosa": e' dunque il  nervo spinale che subisce una compressione che lo irrita. Naturalmente il medico deve prima escludere che il dolore vertebrale provenga da un tumore e quindi da una diretta compressione di una radice nervosa spinale.

Cosa dunque deve fare il medico?
Prima di procedere alla somministrazione di antidolorifici egli deve prendere in considerazione la malocclusione dentaria che sempre altera la stabilita' della colonna vertebrale e lo stato di benessere del paziente.
E' necessario l'intervento chirurgico ?
Se l'ernia del disco non e' espulsa con segni deficitari motori, l'intervento puo' non essere necessario, sempre che sussista la malocclusione dentaria suula quale agire.

Che cosa si deve suggerire allora al paziente?
Si deve suggerire il bilanciamento mandibolare per ristabilire spazi intervertebrali fisiologici. In effetti abbiamo assistito a casi di protrusioni in zona cervicale molto invalidanti e dolorose che hanno perso la loro sintomatologia dopo il lavoro odontoiatrico bilanciante. I pazienti hanno recuperato benessere e normale attivita' fisica senza necessita' di interventi chirurgici. La risonanza magnetica, eseguita dopo  il lavoro occlusale, evidenziava naturalmente ancora la protrusione del disco, che pero' non doleva piu'.

INVITIAMO pertanto i medici a non considerare l'intervento chirurgico su pazienti chiaramente malocclusi, pena la permanenza del dolore cervicale e lombare, conseguenza dello sbilanciamento strutturale. Il paziente quindi che pensa alla cervicalgia come ad un sintomo puramente artrosico deve considerare che il dolore artrosico nasce solo quando la mandibola e il collo sono sbilanciati.
Il dolore artrosico non significa artrosi. L'artrosi vera e propria ha bisogno di tempo per svilupparsi e per creare danni irreversibili.

tratto dal sito Appim

 

 

 

 

 

SMETTERE DI LAMENTARSI...ORA

 

Di Marco Martorana

 

Ci lamentiamo sempre, per ogni cosa, come infanti che richiedono l'attenzione degli adulti per ottenere un qualcosa che da soli non possono avere.

ugualmente noi ci lamentiamo, però noi non siamo più dei lattanti che non possono agire e ottenere le cose da soli, ci lamentiamo per "rubare" energia, per attirare l'attenzione degli altri, nella vana speranza inconscia, che come da bambini, il nostro lamento (pianto) possa come per magia esaudire i nostri desideri.

 

attirare l'attenzione significa convogliare le energie di qualcuno su di se o su un oggetto in particolare, dove va l'attenzione va l'energia, questo è un enorme questione, soprattutto in un mondo dove le maggior parte delle persone perde energia come uno scolapasta perde acqua, perchè non sappiamo come gestire e usare l'energia.

 

ci si lamenta per tutto:

 

 

 il parcheggio che non si trova, il compagno/a che ci fa arrabbiare e che non ci ascolta o altro, il capo che è uno stronzo/a, il vigile che ci multa, i politici ladri, i prezzi dei prodotti, per le tasse, il tizio/a che ci taglia la strada, il tavolo che ha sbattuto contro il nostro piede (che cattivone sto tavolo!!!), ci si lamenta perchè non possiamo andare in vacanza o perchè in vacanza qualcosa va storto, perchè la pasta è salata o poco salata, perchè piove, perchè fa troppo caldo, perchè fa troppo freddo....ci si lamenta per tutto!!! ma lo si capisce dai bambini....un po' meno su adulti, lamentarsi del tempo o del parcheggio fa cambiare il tempo o fa trovare parcheggio? no,ovviamente,ma inconsciamente la lamentela è attuata nella vana speranza che come da bambini qualcosa, un adulto magnanimo esaudisca i nostri desideri.... si creano anche tour e competizioni di lamentela, se una persona inizia a dire le sue sfighe economiche o salutari, l'altra persona incomincia a dire, sapessi io!!!! e giù con le sue sfighe in una sorta di gara a chi è più sfigato!!! chi non ha sentito queste tipiche gare in coda alla posta o dal medico, o in un bar???

 

 

ma veniamo al dunque??? perchè ci lamentiamo, a cosa serve?

 

 

lamentarsi non è una presa di posizione, non cambia i fatti, non permette l'azione, lamentarsi porta solo a stati d'animo melanconici, di tristezza, quasi depressivi. la lamentela ci conduce verso l'apatia, il catastrofismo, il fatalismo...ci fa diventare passivi...spettatori di una vita girata da un regista ignoto, dove noi non siamo che fragili e inutili comparse.

 

 

 

 

come si può uscire dalla lamentela???

 

 

smetterla di vivere in un mondo di lamentele è iniziare a vivere!!!

per chi vuole una bella sfida e mettersi in gioco c'è un bel libro che avevo già consigliato: IO NON MI LAMENTO di will bowen.

 

inoltre la tecnica migliore per smettere di lamentarsi e fare l'esatto opposto cioè:

 

 

 

 

RINGRAZIARE

 

rendere grazie il più possibile, appena ci si sveglia, prima di mangiare, prima di addormentarsi. è semplice, silenzioso, bastano pochi istanti...l'importante è come si ringrazia.

 

 

l'atto di ringraziare è un momento sacro, al pari della preghiera, ma ringraziare è un atto creativo e profondo, un atto personale, un atto che non richiede fede, può essere fatto da tutti, anche da chi è ateo....

 

come iniziare:

 può essere che all'inizio non sia facile, perchè siamo arrabbiati, perchè non troviamo nulla per cui essere grati, perchè ci sembra banale e stupido o perchè ci sembra inutile.

ma come tutti sanno l'inizio è la parte più difficile, come quando si facevano i temi a scuola, la parte più difficile è l'iniziare il tema.

 

semplicemente all'inizio si trovano cose semplici per cui ringraziare, si può ringraziare per tutto, per l'aria che respiriamo, per i vestiti che indossiamo, per le case calde in cui viviamo, per le persone che ci vogliono bene, per il cibo che mangiamo, per gli oggetti che usiamo...si può ringraziare anche per il passato e per il futuro, ma è molto più potente ringraziare per il presente!!! perchè ad esempio ora non soffriamo, perchè camminiamo, perchè abbiamo entrambe le braccia, perchè non siamo malati!!! per tutto insomma, nulla è scontato...pensateci.

 

cerchiamo di trovare almeno tre motivi per ringraziare ogni volta e cerchiamo di volta in volta di cambiare questi motivi, troviamone sempre di nuovi, rendiamo un atto creativo il ringraziare, un atto nostro, personale e originale, non un'abitudine morta, ringraziamo con sempre più fervore, cercando di sentire il ringraziamento dal cuore, arriverà, magari non da subito, ma arriverà col tempo. ringraziamo cercando di esserci, bastano pochi istanti, ma non rendiamo quest'atto un'abitudine, perchè le abitudini sono meccaniche, senza forza. la forza c'è nell'atto fatto con concentrazione, con presenza. ci vuole sforzo, forza di volontà per ringraziare...ma il risultato è enorme....il risultato è la felicità!!!

 

se seminate lamentele raccoglierete lamentele, se seminate gratitudine raccoglierete la gratitudine, usate la fantasia, se io mi lamento, la vita mi da di che lamentarmi, se io ringrazio la vita mi da di che ringraziare!!!

i contadini lo sanno da sempre...è semplice, ma proprio perchè è così semplice non ci crediamo...pensiamo che la soluzione ai problemi della vita sia e debba essere complicata.

 

incominciamo a vedere la bellezza, nelle forme, nella vita, guardate un albero, un fiore, l'erba, le persone, gli animali, gli uccellini, il cielo, anche quello grigio delle città ha il suo fascino, osservate la poesia. c'è una stupenda magia che circonda ogni cosa attorno a noi, ma noi non la vediamo...cerchiamola. la bellezza non è solo nel tramonto alle haway o nelle cascata del niagara, la bellezza è ovunque attorno a noi, in una tazzina di caffè, nel lavandino del nostro bagno, l'automobile nella strada, nella luce riflessa da una vetrina di un negozio, nei bancomat, nelle scie chimiche nel cielo oltre che nel sole e nelle nuvole, nelle fabbriche come nei boschi, nella malattia come nella salute, nella sofferenza come nella felicità, nella morte come nella vita....nella guerra e nella pace, apriamo gli occhi e potremmo scorgere tale sublime bellezza.

 

 

 

la bellezza si trova in un bicchiere d'acqua, in un oceano, in un fiume, in un lago, ma anche in una pozzanghera, nel fango e in una singola goccia d'acqua...la bellezza sta anche in noi....siamo fatti d'acqua, vita fatti di bellezza!!!

 

per entrare in questo mondo di bellezza serve solo aprire il portone e la chiave per aprirlo e ringraziare e per trovare questa chiave bisogna smettere di lamentarsi, ma non domani...ORA.

non importa se hai perso il lavoro, se sei senza soldi, se sei solo/a, se sei malato/a, qualsiasi cosa tu stia vivendo puoi iniziare a ringraziare....è per te e per il mondo intero...provaci non te ne pentirai...anzi poi...RINGRAZIERAI

 

e se non credi che funzioni leggi questa storiella:

 

Niels Bohr era un fisico danese, padre della teoria quantistica. un giorno un giovane fisico lo andò a trovare a casa sua e vide sopra il caminetto un ferro di cavallo. il giovane disse: non crederà che un ferro di cavallo possa portarle fortuna, professore!" e Bohr rispose: "certo che no! ma ho sentito dire che non c'è bisogno di crederci, perchè funzioni"

 

come diceva Charlie Brown: "cosa ti piacerebbe fare da grande? FELICE DA FARE SCHIFO!!!"

 

 

 

I CICLI DELL'ORGANISMO (Cronobiologia)

E’ importante analizzare alcuni aspetti fondamentali delle fasi  e dei ritmi che ha il nostro organismo. Diamo un’ occhiata alle sue tre fasi, tre tempi della durata di 8 ore ciascuno.

PRIMO TEMPO- ASSIMILAZIONE- (h 12-20)

Questo primo tempo và da mezzogiorno alle 8 di sera. Il corpo è al massimo delle sue capacità di nutrirsi e di assimilare. Gli organi più attivi sono quelli dell’apparato digerente, così come fegato e reni. Questo è il momento in cui il corpo assume il cibo e poi lo scompone in nutrimento e scorie. I pasti più importanti dovrebbero essere consumati in queste 8 ore. I processi metabolici come detto precedentemente (di trasformazione dei nutrienti in energia utile all’organismo) producono come scorie molti acidi, sia volatili sia minerali.I primi vengono facilmente eliminati attraverso le funzioni renali e la respirazione. L’eccesso di acidi minerali invece che il corpo non riesce ad eliminare viene immagazzinato nei tessuti perché non giunga al sangue e ne determini pericolose variazioni di Ph. Il mesenchima rappresenta una sorta di spugna metabolica, in grado di trattenere le scorie che i sistemi emuntori prioritari (fegato polmoni reni) non sono riusciti ad eliminare.

SECONDO TEMPO- RIGENERAZIONE- (h 20-4)

Tra le 8 di sera e le 4 di mattina. In questa fase si esaurisce gradualmente il flusso di sostanze nutritive apportate con l’alimentazione, le funzioni degli organi rallentano e l’organismo entra in una fase di “digiuno fisiologico”.

Il corpo interrompe le attività di assimilazione e stoccaggio e attiva il sistema di detossinazione e rigenerazione, usando i nutrimenti cjhe l’alimentazione fornisce alle cellule.

Le cellule hanno la funzione del “ricambio” Le nostre 50.000 miliardi di cellule hanno questo compito fantastico ogni giorno.

Così come succede di giorno, il fegato e i reni partecipano all’eliminazione delle tossine accumulate durante il giorno. Durante la notte nel mesenchima (spazi interstiziali) avviene un processo (idrolisi infiammatoria) che è in gradi di sciogliere il mesenchima divenuto viscoso (GEL)e di liberare tossine, di conseguenza il mesenchima passa ad uno stato più liquido (SOL). Il processo infiammativo è un processo curativo indispensabile per la pulizia è il sistema tampone antitossine più importante dell’organismo, in questa fase l’organismo richiama tutte le sue riserve alcaline e il, Ph del mesenchima torna a essere tendenzialmente basico. Ancora durante la notte c’è un abbassamento della temperatura corporea: il giorno è a circa 37° di notte arriva fino a 36°. A questa temperatura, nello stato di riposo e di digiuno avvengono i processi di eliminazione e rigenerazione. Con l’arrivo del mattino, della luce, aumenta la produzione di melatonina, un importantissimo ormone anti-invecchiamento alla base della produzione di altri ormoni. Si capisce bene che durante la notte il nostro corpo ha bisogno di riposo, non di cene, alcolici e festini vari…..

TERZO TEMPO- ELIMINAZIONE- (h 4-12)

Inizia verso le 4 del mattino e dura fino a mezzogiorno. Il corpo si libera dei residui tossici, in questa fase è importante non intralciare l’organismo nelle sue funzioni, ma anzi aiutare l’eliminazione consumando alimenti che aiutano alla depurazione, come frutta, succhi naturali, e tanta acqua.

L’abbassamento della temperatura (ipotermia) come abbiamo visto è importante per la produzione di melatonina e alla detossificazione , non deve essere disturbata da una cena troppo abbondante o consumata tardi, altrimenti il corpo mantiene una temperatura alta e questo interferisce con i normali processi biologici della fase di eliminazione. Succede che la melatonina non potrà seguire il suo ritmo e il sonno sarà disturbato con risvegli tra l’! e le 3 del mattino e la fase di eliminazione risulterà inefficiente. Quindi si consiglia di consumare una cena leggera con alimenti semplici e digeribili e prima delle 20.

Secondo ancora la cronobiologia l’attività fisica va raccomandata al mattino mentre il corpo e nella fase di eliminazione.. Mentre la fase dell’assimilazione è la più idonea per l’apprendimento.

 

 

 

 

 

Commenti: 1
  • #1

    saniperscelta (lunedì, 21 gennaio 2013 13:44)

    Interessante è il nostro orologio biologico....Date un'occhiata e sperimentate sopratutto!!!

COME MIGLIORARE LA FUNZIONALITA' DELLA FLORA BATTERICA

 

 

 

In realtà non dovremmo mai giungere a questa situazione e i nostri genitori avrebbero dovuto insegnarci l’igiene intestinale dall’infanzia.

 Dovrebbe essere  materia di conoscenza comune, dovrebbe far parte del programma scolastico educativo. Possiamo cominciare con una disintossicazione totale del tessuto.

 Rimuovere le sostanze tossiche dell’organismo non è un compito facile, richiede lavoro, perseveranza e buona volontà per liberare ciò che è vecchio e accogliere il nuovo.

I digiuni, le diete alternative, i clisteri, i lavaggi del colon, le erbe, i massaggi, riflessologia plantare e tutte le tecniche per riportare benessere, tentano in un modo o nell’altro di ottenere il medesimo effetto: liberare cioè l’organismo da alcune sostanze indesiderate, prodotte da un atteggiamento negativo, da spasticità muscolare o in particolare da accumulo.

Ciò genera una disarmonia organica.

 La pulizia viscerale in qualsiasi programma è un elemento essenziale per un benessere duraturo.

 I residui tossici devono essere rimossi il più rapidamente possibile per fermare la spirale discendente verso la malattia.

Avremo ottimi risultati:

 

 

● rimuovendo l’accumulo di materiale fecale dall’intestino.

● cambiando la dieta, che genera tossine, con una eliminativa e   

    disintossicante.

● digiunando.

● ripulendo il colon con clisteri ed irrigazioni.

● liberando la mente dai vecchi schemi abituali.

Questi principi vanno trattati seguendo un certo ordine. Procedere lentamente con gradualità, ma con sicurezza nella giusta direzione è il metodo migliore per avere successo.

Non bisogna fare tutto-subito: un eccessivo e repentino cambiamento causa disorientamento, un disturbo conosciuto come ansia per ciò che accadrà.

Una volta che l’intossicazione al colon, con la depurazione, l’evacuazione e la correzione della dieta sarà stata eliminata, l’organismo comincerà a reagire ripulendo in profondità tutti i tessuti.

Pulizia , disintossicazione ed eliminazione sono parole che noi tutti conosciamo, ma che raramente vengono usate in un contesto intestinale.

 Un vero processo di pulizia deve raggiungere ogni cellula organica.

In generale possiamo dire che il sangue è puro nella misura in cui lo è l’intestino, poiché circola in ogni organo e cellula umana.

A causa di un intestino sporco, le tossine presenti nel sangue contamineranno tutto l’organismo.

 Per una corretta disintossicazione del tessuto organico dobbiamo iniziare un’intensa pulizia intestinale. Per eliminare dall’intestino i materiali tossici sarà necessario un dispendio energetico.

L’eliminazione di muco, fa parte del programma.

E’ il pozzo nero, la parte più sporca dell’organismo e non si deve avvertire disagio a parlare dell’intestino; averne cura sarà parte del programma completo per il benessere. L’azione intestinale è uno dei risultati finali del metabolismo insieme all’eliminazione delle cellule danneggiate, al ricambio tessutale, alla fermentazione e alla putrefazione dei residui del cibo.

 Tutto ciò è reso più difficile da un colon pigro.

 Ci sono molti modi per ottenere buoni risultati nella gestione intestinale.

Prima di tutto dobbiamo modificare la nostra alimentazione.

 Il sintomo resterà, se non ci occuperemo della causa del disturbo.

Il corpo è  si sa una comunità di organi in sintonia fra di loro, che lavorano per il bene dell’essere umano.

 Per quanto riguarda le diete più adatte ai vari stadi di malattia, dobbiamo essere in grado di comprendere a quale livello è compromessa la capacità digestiva, per esempio, non possiamo dare subito un’insalata cruda ad una persona che soffre di colite. Dobbiamo prima pulire e tonificare l’intestino per prepararlo ad una digestione e ad un assorbimento più efficiente; per la ricostruzione del nostro corpo dobbiamo essere in grado di assorbire i nutrienti, altrimenti andranno persi.

 Quando l’assorbimento sarà migliorato, inizieremo gradualmente e lentamente a portarlo al giusto regime alimentare.

Possiamo usare brodi e minestre leggeri all’inizio, quindi prodotti cotti a vapore, purea e centrifugati di vegetali e di frutta .

 Quando l’intestino sarà più forte e in grado di trattare i materiali che producono massa, si potranno utilizzare i vegetali crudi.

Il cammino è lento, ricordare che come è stato necessario molto tempo per inquinare il nostro corpo fino al punto di ammalarci, altrettanto ne occorrerà per invertire il processo.

Un organismo intossicato non è in grado di assorbire tutti gli elementi chimici che gli necessitano.

 Se il tessuto organico non riesce a metabolizzare correttamente, occorrerà molto più tempo per rigenerarlo e ricostruirlo.

 In un corpo intossicato può esserci una buona digestione?

 Senza una corretta digestione e assimilazione è impossibile ricostruire un tessuto sano.

Come migliora l’assorbimento intestinale?

Assumendo fibre, fermenti lattici, probiotici, prebiotici  e sottoponendosi a cicli di idroncolon-terapia nei casi più cronicizzati

La fibra alimentare è definita come il “residuo di strutture cellulari (tipiche degli organismi vegetali) resistenti all’idrolisi da parte di enzimi digestivi dell’uomo, e che pertanto giunge sostanzialmente immodificato nel tratto distale dell’apparato digerente”.

Caratteristica fondamentale di queste sostanze, dunque, è la loro non digeribilità: gli enzimi del nostro apparato digerente, infatti, non sono in grado di scindere le catene polisaccaridiche da cui esse sono formate, nei loro componenti più semplici (monosaccaridi), assimilabili dall’organismo.

 Di conseguenza, le fibre non possiedono alcun valore nutritivo ed energetico ma svolgono soltanto una serie di effetti funzionali e metabolici durante il loro passaggio attraverso il tubo digerente.

Le fibre devono ormai essere considerate una componente essenziale della dieta e devono essere assunte regolarmente e nella giusta quantità: 30 gr. al giorno.

Vari studi epidemiologici rivelano, infatti, come i soggetti la cui dieta è ricca di fibre vegetali siano meno esposti a stipsi, a molti altri comuni disturbi dell’apparato digerente quali colite, meteorismo, diverticolosi nonché a malattie metaboliche come obesità, dislipidemia e diabete.

 La fibra alimentare si classifica in base al suo comportamento in acqua:

● i polisaccaridi che gelificano (mucillaggini) e detti fibre            

    solubili.

● i polisaccaridi che non modificano la propria struttura 

     a contatto con l’acqua e detti fibre insolubili.

Le fibre solubili si disperdono in acqua formando soluzioni viscose simili ad un gel molto denso che trattenendo il liquido circostante, aumenta la velocità del transito intestinale, promuovono l’idratazione della massa fecale formando feci morbide, idratate, che passano agevolmente lungo il tratto intestinale stimolando i movimenti peristaltici. Il gel naturale formato dalle fibre è utile in caso di mucose irritate e infiammate.

 Le mucillaggini, le pectine, le gomme vegetali, alcuni oligosaccaridi e le emicellulose solubili, sono fibre solubili e sono presenti nella frutta (soprattutto nelle mele e negli agrumi) in alcuni cereali (come l’avena) nei legumi e nei semi commestibili del genere Plantago (plantago, ovata e psillium) e della famiglia delle linacee (linum usitassimum) nella radice della cicoria.

Le fibre insolubili, invece, non modificano la loro struttura a contatto con l’acqua, si trovano nella maggior parte dei cereali integrali, nella crusca di frumento, nella segale, nel riso integrale, nei legumi e nella verdura in genere; contengono cellulosa, emicellulosa insolubile e lignina e determinano sull’intestino un effetto di tipo sostanzialmente meccanico, producendo, in conseguenza della pressione esercitata dalla loro massa sulle pareti, uno stimolo della peristalsi.

Se assunte in quantità massicce e per lunghi periodi (per stipsi cronica) possono risultare lievemente irritanti per l’intestino.

Fermenti lattici: Immaginiamo il nostro canale digerente come un ambiente caldo e umido, dove vivono e si riproducono circa 400 diverse specie di batteri, questa è la cosiddetta “microflora intestinale”.

E’ l’intestino crasso il tratto di tubo nel quale la microflora è più densamente sviluppata: qui, dove il pH è favorevole e il contenuto intestinale procede così lentamente da non danneggiarla, un grammo di materiale può contenere da 1000 a 10.000 miliardi di batteri.

Da questi batteri colonizzatori dell’intestino, alcuni svolgono azioni benefiche per la salute (lactobacilli-bifidobatteri) altri possono essere potenzialmente dannosi o perché sono patogeni o perché il loro sviluppo produce effetti negativi. Infatti, a causa dell’alimentazione sbagliata, per l’uso continuato di lassativi o antibiotici spesso si sviluppa una flora “cattiva” che ha solo il merito di adattarsi alla nuova condizione di squilibrio dell’intestino.

Ed è proprio in questo caso che bisogna intervenire e ristabilire una flora batterica sana, dato che essa è coinvolta in processi di fondamentale importanza per l’organismo come:

LA DIGESTIONE: la microflora intestinale svolge una vera e propria attività di supporto alla digestione effettuando una sorta di pre-digestione degli alimenti che li rendono così, automaticamente, più bio-disponibili e assimilabili.

 I lactobacilli, infatti, nel crasso producono direttamente e indirettamente Proteinasi, Lipasi, Polipeptidasi e Glicolasi che scindono carboidrati e proteine e convertono il lattosio in glucosio e galattosio e infine in acido lattico.

L’APPORTO DI VITAMINE: i lactobacilli, generano vitamine di gruppo B e la vitamina K (indispensabile per la coagulazione) che l’organismo da solo non potrebbe produrre.

LA DETOSSIFICAZIONE: i fermenti lattici vivi sono considerati veri e propri agenti disintossicanti in quanto inibiscono enzimi (nitroreduttasi) che trasformano i pre-cangerogeni in cancerogeni, degradano direttamente le ammine, potenzialmente cancerogene ed evitano l’assorbimento di vari agenti mutageni, sequestrandoli a livello intestinale.

L’EFFETTO PROTETTIVO: la flora batterica ostacola l’impianto e la crescita di batteri patogeni agendo su vari livelli.

I batteri utili aderiscono a particolari recettori delle cellule della mucosa creando una sorta di barriera contro gli agenti patogeni.

 I lactobacilli, in particolare, producono diversi composti ad attività battericida come Nisina, Lattocidina, Acidofilina e perossido di idrogeno e, ancora più importante, producono, a partire dai glucidi alimentari, una specie di acidi organici a catena corta (acido acetico, lattico, propionico, butirrico) che rendono acido il pH intestinale, favorendo l’integrità della mucosa del colon e creando un ambiente inospitale per i patogeni ma estremamente favorevole per lo sviluppo di batteri utili.

STIMOLAZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO: i lactobacilli stimolano la produzione di IgA, di linfociti T (che tramite la produzione di citochine modulano la risposta antinfiammatoria) e di macrofagi, cellule fagocitarie. I fermenti lattici, oltre ad essere prodotti dall’intestino, sono contenuti anche nei cibi.

 Ne sono ricchi, infatti, molti alimenti, tipo alcune verdure come cipolle, cavolo, spinaci, ma sono batteri “transienti”, cioè non idonei a formare colonie stabili nell’intestino e quindi non sufficienti, da soli, a garantire il ripristino di un equilibrio batterico alterato.

Dei microrganismi introdotti, solo una piccola quantità raggiunge l’intestino in condizioni vitali (difficile sopravvivere ai succhi gastrici).

E’ questo che rende necessario introdurre con la dieta i cosiddetti “probiotici”; preparati di fermenti lattici in grado di riequilibrare e mantenere la microflora intestinale su livelli ottimali.

 Esistono due tipi di probiotici: quelli residenti e quelli transienti.

 I primi sono quelli che vivono e proliferano nell’intestino umano, mentre i secondi (quelli negli alimenti) apportano soltanto un beneficio temporaneo alla microflora in quanto non effettuano nessuna colonizzazione della mucosa.

Grazie all’integrazione dei probiotici miglioreremo la nostra salute.

Se per la dissenteria è necessario assumere un’alta concentrazione di fermenti, per prevenire o correggere i disturbi legati ad una condizione di disbiosi è sufficiente introdurre concentrazioni decisamente più basse, tali, da garantire ai batteri vivi di nutrirsi, insediarsi e prolificare nell’intestino.

 

 

IL CAFFE'. LA BEVANDA PIU' AMATA


tratto da “Caffeine Blues”di Cherniske

Gli effetti della caffeina sul l’organismo sono stati ampiamente studiati, ma sui giornali non se ne ha mai notizia. Non se ne ha notizia da nessuna parte perche’ l’intera popolazione nazionale, se non mondiale, e’ assuefatta dalla caffeina. Dottori, giornalisti, scienziati, scrittori - bevono tutti caffe’. Le persone il cui mestiere e’ l’informazione sono di solito grandi bevitori di caffe’. E pochi di essi si arrischierebbero a parlare contro questa popolare droga. Una persona lo ha fatto. E’ Stephen Cherniske, uno scienziato che ha passato 10 anni della sua vita studiando approfonditamente gli effetti della caffeina sull’organismo e compilando un documento eclatante, “Caffeine Blues” (“Depressione da caffeina”). - La Caffeina non puo’ dare energia, ma solo stimolazione chimica; induce in uno stato di allerta che puo’ condurre ad irritabilita’, sbalzi di umore ed attacchi di panico.

 

- L’effetto finale della caffeina sull’umore puo’ essere un grosso calo, che puo’ portare a depressione ed a fatica cronica.

 

-La caffeina da l’illusione di aumentare lo stato di vigilanza in quanto causa dilatazione delle pupille, accelerazione del battito cardiaco, ed aumento di pressione. In realta’, la caffeina non aumenta, nel complesso, l’attivita’ mentale.

 

Il grande imbroglio della caffeina

 

Probabilmente avete letto da qualche parte, o vi e’ stato detto a scuola, che se il caffe’ e’ consumato in quantita’ “moderata” non causa alcun problema. Siete stati rassicurati. Qualche volta, potete aver letto sui giornali dei “benefici” che apporta l’uso del caffe’. Finora, tutto bene. Chi mai ha detto qualcosa di negativo sul caffe’? Cherniske risponde: “Avevo sentito dire soltanto che la caffeina era un leggero stimolante e le sua correlazione con i disturbi di salute non era provata. Avevo anche sentito dire che la caffeina non dava assuefazione. Poiche’ seppi dalla mia dolorosa esperienza personale che era vero il contrario, ritenni di essere probabilmente stato raggirato sull’intero argomento. “Mi sono rapidamente reso conto che ognuno e’ stato raggirato – ricercatori, dottori, giornalisti, e in particolar modo il pubblico. L’inganno e’ stato coordinato da un’industria il cui scopo e’ piuttosto semplice: introdurre nei nostri organismi piu’ caffeina possibile. L’industria della caffeina sa che la caffeina indebolisce il nostro naturale senso di vitalita’, rendendoci dipendenti dai suoi prodotti per superare la giornata. Sa che voi realmente bramate i suoi prodotti e, cosa piu’ importante, che soffrite quando non li consumate.” “E’ una montatura commerciale, ed e’ legale. Non c’e’ da stupirsi che sempre piu’ aziende stanno lanciandosi nel mercato della caffeina, producendone grandi quantita’, dai caffe’ e te’ speciali alle pillole energetiche “erboristiche” alla caffeina, bevande a base di frutta “corrette” con caffeina, bevande analcoliche “supercariche”, birra con addizionata a caffeina, e addirittura acqua con caffeina aggiunta”.

 

La legge dell’eccitazione

 

Herbert Shelton spiega in modo esplicito la delusione della stimolazione nel suo classico libro, “Ortobionomia”. “Ogni volta che una condizione o una sostanza irritante e’ somministrata per dare tono ad un organismo vitale cio’ causa resistenza ed eccitazione manifestati con un’azione di indebolimento e di rafforzamento che sempre necessariamente diminuisce il potere di azione e lo fa precisamente nel grado in cui accelera l’attivita’; l’aumentata attivita’ e’ causata dall’elevato dispendio di energia vitale richiesta, non compensata nel processo correlato, e percio’ la fornitura di energia e’ diminuita di questa quantita’… In tali circostanze, la vitalita’ o energia di un qualunque soggetto si manifesta con un dispendio energetico, mai come un suo accumulo. In altre parole, cio’ che sembra ci dia energia prosciuga le nostre energie. Lo stimolo che le persone ricevono dal bere caffe’ e’ un dispendio di forze vitali, non e’ energia reale, che puo’ arrivarci solo dal riposo. Cherniske che capisce cio’ a fondo, spiega:

 

“La caffeina non fornisce energia-solo stimolazione chimica. L’energia che si percepisce viene dallo sforzo del corpo di adattarsi all’aumentato livello nel sangue di ormoni dello stress… L’uso del caffe’ per migliorare l’umore e’ una benedizione di breve durata ed una maledizione di lunga durata. Mentre l’iniziale stimolo dell’adrenalina puo’ procurare un provvisorio sollievo anti-fatica, l’effetto finale della caffeina e’ di una depressione, leggera o profonda. I pubblicitari e le “istituzioni” del caffe’ hanno nascosto all’opinione pubblica questo aspetto della caffeina…” “Anche se i consumatori di caffeina possono sentirsi piu’ svegli, l’esperienza e’ semplicemente quella di un aumento dell’attivita’ sensoriale e motoria (pupille dilatate, aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna). La qualita’ di pensiero e la memoria non migliorano piu’ di quanto migliora la qualita’ della musica quando suonata ad alto volume o velocita’.”

Spesso sentiamo dire che la caffeina e’ dannosa solo se consumata in eccesso, ma se presa in piccola quantita’ non e’ pericolosa, e puo’ avere perfino effetti benefici, aumentando la “prontezza mentale”. Ma da quando un veleno puo’ essere benefico per noi? “… di tutte le migliaia di ricerche che sono state pubblicate sulla caffeina, nessuna ha concluso che essa sia benefica.” La verita’ e’ che il bevitore di caffe’ moderato e’ una perla rara, perche’ il caffe’ crea cosi’ tanta assuefazione, che molti consumatori finiscono con il berne troppo. Ed una “persona media” e’ comunque un mito. La persona descritta dagli scienziati nelle loro pubblicazioni quando analizzano statisticamente il consumo di caffeina semplicemente non esiste. Non tutti reagiscono ad un veleno allo stesso modo, non tutti possono disintossicarsi alla stessa velocita’, e non tutti ne consumano la stessa quantita’. I bambini ne risentono di piu’, perche’ il loro organismo e’ piu’ puro. La stessa dose di caffeina avra’ effetti differenti su persone differenti. Possiamo cosi’ vedere l’erroneita’ della raccomandazione “moderazione” – perche’ non significa nulla. La moderazione puo’ solo riguardare gli elementi salutari della vita, non quelli che la danneggiano. La moderazione in questi casi e’ impossibile. Ogni quantita’ e’ eccessiva.

 

Ma come siamo giunti a bere caffe’?

 

Sembra che i semi del caffe’ fossero usati come farmaco molto prima dell’’uso alimentare. La pratica di dare sostanze tossiche ai malati e’ stata di moda per tanto tempo e non e’ cambiata molto al giorno d’oggi. Una buona percentuale dei farmaci di oggi contiene caffeina fra i “principi attivi”. “Non era ancora il tredicesimo secolo quando I monaci arabi fecero una scoperta rivoluzionaria. I grani del caffe’ arrostiti potevano essere preparati in una bevanda. Piu’ nessuno si sarebbe addormentato pregando! La notizia si espanse di monastero in monastero, poi arrivo’ nelle strade del mondo che presto si riempirono di caffetterie.” (Caffeine Blues, pag. 14) “Quando il caffe’ fu per la prima volta introdotto nelle citta’ europee nel diciassettesimo secolo, la gente era disgustata dal suo colore e dal suo odore. Si lamentarono che maleodorava e lo considerarono bitume per i tetti. Ma dopo che sperimentarono il suo effetto stimolante, la bevanda fu presto proclamata un miracolo della natura. Gli storici registrarono questo fenomeno senza accorgersi dell’ironia di cio’ che stavano scrivendo. La caffeina e’, dopotutto, una droga psicoattiva, e gli esseri umani tendono a desiderare ardentemente le sostanze che alterano il loro stato come la caffeina, la morfina, la nicotina, e la cocaina. Infatti, tutti questi alcaloidi sono chimicamente correlati e, pur avendo effetti molto differenti fra loro, sono tutti veleni.” (Caffeine Blues, page 17)

 

Ora il caffe’ ha conquistato il mondo tanto che ognuno beve caffe’, se non te’, se non altri tipi di bevande con caffeina, come la Coca-Cola. Gli americani sono i piu’ grandi consumatori di caffe’ – con un abbagliante record di 420 milioni di tazze bevute ogni singolo giorno.

 

Tossicita’ del caffe’

 

Il caffe’ e’ una droga “leggera” contenente un vasto assortimento di sostanze tossiche. In aggiunta alla caffeina, il caffe’ contiene centinaia di sostanze volatili inclusi piu’ di 200 acidi. Il corpo le deve espellere attraverso un grande dispendio di energia, che e’ quella strana stimolazione percepita come “energia”. La caffeina e’ un veleno biologico usato per le piante come pesticida. La caffeina da al fogliame e ai semi un sapore amaro, che scoraggia il loro consumo agli insetti e agli animali. Se i predatori persistono nel mangiare le piante irrorate di caffeina, la caffeina puo’ causare la distruzione del loro sistema nervoso centrale e perfino avere aspetti letali. Molti infestanti imparano presto a lasciar stare le piante.” (Caffeine Blues, pag. 17) Ma gli umani si sono presi gioco dei loro istinti e dei loro gusti primordiali ed hanno cercato di fare con il caffe’ una bevanda bevibile, spesso mescolata con latte e zucchero. Ma il nostro senso del gusto una volta era in grado di scovare tale veleno – usato per le piante come pesticida per repellere gli insetti. Ma la caffeina non e’ l’unica sostanza tossica nel caffe’. “Ricordiamoci che il caffe’ contiene un gran numero di sostanze chimiche, non solo caffeina, tra cui un gruppo di composti estremamente tossici noti come Idrocarburi Aromatici Policiclici (PAH). Possiamo ricordarli come gli agenti cancerogeni isolati nella carne cotta al barbecue.

La caffeina è una sostanza fortemente psico-attiva, crea dipendenza, influisce sull’insorgenza d’insonnia, causa pirosi e acidità di stomaco, diarrea e può portare a degenerazioni cellulari”! Il caffè aumenta il pericolo della formazione del cancro alla vescica, ai reni e al pancreas se abbinato al fumo di sigaretta. Se si decide malgrado tutto di utilizzare questa bevanda, bisognerebbe avere l’accortezza di assumerla a stomaco vuoto, affinchè non impediscano l’assimilazione di vitamine e minerali dal cibo. Il caffè decaffeinato è assolutamente da evitare è più nocivo della caffeina stessa per via della molecola manipolate e denaturata!

Ma tutti bevono il caffe’!

 

“Quando si arriva al caffe’, la piu’ comune reazione che sento e’: “Come potrebbe farti male? La gente beve il caffe’ da secoli” “Per uno scienziato, questa osservazione e’ senza significato. La storia e’ piena di casi in cui milioni di persone hanno fatto seri errori. Ci sono erbe in Cina, ad esempio, che sono state usate in medicina per migliaia di anni e sono ancora in uso per trattare le congestioni al seno. Ma un ripetuto utilizzo nel tempo di queste erbe puo’ causare cancro al naso e alla gola. Gli epidemiologisti (scienziati che studiano la distribuzione delle malattie nella popolazione) hanno stimato che questa abitudine ha causato morte prematura e dolorosa per milioni di Cinesi. Chiaramente, un grande numero di persone possono sbagliare, specialmente se non conoscono i fatti.” Ci si puo’ anche chiedere la ragionevolezza delle comuni asserzioni che sentiamo da amici, personaggi famosi e colleghi.Nel film “Shadow of a Doubt”, una famosa battuta di Josef Cotten fu: “Non posso affrontare il mondo al mattino. Devo bere un caffe’ prima di riuscire a parlare.” Ora, sostituiamo alla parola caffe’ quella di un’altra droga, diciamo le anfetamine. Se una persona dice di non poter affrontare il mondo senza anfetamine, la chiamiamo tossicodipendente. La mandiamo a farsi curare e forse perfino in prigione. Ma poiche’ il caffe’ e’ una droga che noi stessi consumiamo, ammicchiamo e annuiamo, dicendo: “Si’, non e’ la verita’!” Caffeina e cattiva digestione

 

“La cattiva digestione e’ un problema di cui si accorge la maggior parte della gente – e peggiora con la caffeina. Quella maxi-bibita o il doppio espresso che beviamo ai pasti e’ cio’ che piu’ contribuisce a gonfiore, dolore, gas che prova circa il 50% degli adulti dopo mangiato. E questi sintomi sono solo le manifestazioni fisiche dell’indigestione. Invisibili sono i pericolosi sottoprodotti della fermentazione e della putrefazione. Alcuni di questi sottoprodotti sono riassorbiti nel flusso sanguigno, e le tossine che rimangono nell’intestino aumentano i rischi di malattie gastrointestinali.”

 

Caffeina e disturbi del sonno

 

“E’ credenza diffusa che il caffe’ prima delle 3 del pomeriggio non possa disturbare il sonno. In realta’, la caffeina ad ogni ora del giorno puo’ causare disturbi del sonno, specialmente se si e’ sotto stress.” Sembra che la caffeina disturbi la fase piu’ importante del sonno: il sonno profondo. E’ un circolo vizioso: la somministrazione di caffeina porta a diminuire la quantita’ di sonno, e cio’ porta ad aumentare la dose di caffeina; cosi’ diminuisce la qualita’ del sonno, portando a problemi e fatica che inducono ad aumentare ancora la dose di caffeina, e cosi’ via. “Tendiamo a pensare che i problemi legati alla caffeina siano piu’ sentiti dalle persone che lavorano. In realta’, i piu’ pesantemente colpiti sembrano essere le persone anziane. Sebbene gli anziani tendano a ridurre il consumo di caffe’, essi si disintossicano piu’ lentamente dalla caffeina ingerita e il loro sistema nervoso e’ piu’ sensibile di quello delle persone piu’ giovani. Ora le ricerche stanno scoprendo che i disturbi del sonno fra gli anziani sono la maggior causa non solo delle alterazioni fisiche legate all’eta’, ma anche di quelle mentali.”

 

Caffeina & denutrizione

 

Il caffe’ causa inoltre molte carenze alimentari. I veleni nel te’ e nel caffe’, caffeina inclusa, causano un aumento della perdita di vitamina B attraverso le urine. C’e’ anche una perdita di calcio. “Le ricerche appena pubblicate in Annals of Nutrition and Metabolism hanno trovato che la caffeina aumenta la perdita di potassio di circa un terzo. A peggiorare la situazione, la perdita di questo minerale sembra accelerare quando alla caffeina si aggiunge lo zucchero. Gli studi mostrano che il meccanismo che sta dietro questa perdita del minerale puo’ aver a che fare col fatto che la caffeina indebolisce la capacita’ dei reni di trattenere calcio, magnesio ed altri minerali. Piu’ recentemente, lo zinco e’ stato aggiunto alla lista dei elementi nutritivi di cui la caffeina impoverisce In aggiunta, quando la caffeina viene somministrata, diminuisce l’assorbimento del ferro.

 

Caffeina e malattie mentali

 

Ho saputo per molto tempo che perfino una dose moderata di caffeina puo’ causare una piccola depressione. L’ho notata su me stesso un paio di anni fa quando ho iniziato a bere te’, pensando che questa bevanda avesse solo una minuscola quantita’ di caffeina. Non riuscivo a prender sonno prima delle 2 del mattino ed iniziai ad avere una leggera depressione. Non appena smisi di bere te’, essa passo’. Quanta gente si sente depressa e stanca senza una ragione apparente? E quanti di essi bevono caffe’ o te’ e non riescono a rinunciarvi? “Se ad una persona vengono iniettati 500 mg di caffeina, entro un’ora essa esibisce sintomi di severa malattia mentale, fra i quali allucinazione, paranoia, panico, manie e depressione. Ma la stessa quantita’ di caffeina fornita nel corso di una giornata produce solo le piu’ leggere forme di infermita’ mentale, contro le quali si assumono tranquillanti ed antidepressivi.” Caffe’ e stipsi

 

“... molte persone richiedono la caffeina perche’ le aiuta a mantenere una normale regolarita’ intestinale, ma e’ come essere dipendenti dai lassativi. In ciascun caso, si usa una droga per indurre movimento intestinale, e alla fine molti bevitori di caffe’ diventano dipendenti da questa azione lassativa. Senza lo stimolo della caffeina, essi provano cio’ che e’ conosciuto come “costipazione di rimbalzo”

 

Caffeina e mal di testa

 

“Quarantacinque milioni di americani soffrono di mal di testa cronico. Diciassette milioni soffrono di emicrania.” “La persona con il mal di testa non sa che esso e’ stato causato o scatenato dalla caffeina, cosicche’ ricorre ad un antidolorifico (analgesico). Gli studi mostrano che, nel 95% dei casi, i medicinali analgesici contengono caffeina. Cosi’ l’antidolorifico lavora, specialmente se il mal di testa e’ causato dall’astinenza dalla caffeina, ma la caffeina contenuta alla fine scatena un altro mal di testa. In definitiva, lo sfortunato che soffre diventa dipendente dall’antidolorifico per avere un briciolo di sollievo, ma il mal di testa aumenta in frequenza e in intensita’. Cio’ puo’ andare avanti per diversi anni, creando un ciclo di dolore e depressione che distrugge la qualita’ della vita.” “Un mal di testa da cessazione di somministrazione di caffeina deriva dalla normale apertura (dilatazione) dei vasi sanguigni che sono ristretti dalla caffeina. In altre parole, la dose abituale di caffeina tiene ristretti i vasi sanguigni nel cervello. Quando la caffeina non viene consumata, questi vasi sanguigni ritornano alla normale capacita’ di flusso, e cio’ aumenta la circolazione nel cervello che causa la palpitante agonia di un mal di testa da astinenza da caffeina.” Esaurimento della ghiandola surrenale

 

“La caffeina contribuisce all’esaurimento della ghiandola surrenale, e con essa viene impoverita una gran quantita’ di ormoni. Lo sterminio non e’ silenzioso. Si fara’ sentire ogni giorno in tanti modi, semplicemente quando non si riescono piu’ a controllare a lungo le funzioni vitali come si riusciva una volta.”

 

La caffeina e le donne

 

“Rispetto agli uomini, le ricerche mostrano che la caffeina e’ piu’ dannosa per le donne, producendo effetti sfavorevoli a dosi inferiori. Gli effetti sono anche piu’ estesi se si considera il danno che la caffeina provoca sul feto e sui bimbi in allattamento.” Ci sono altri fattori per cui la caffeina riguarda le donne: essa causa carenza di ferro; aumenta la perdita di calcio ed il rischio di osteoporosi; la caffeina produce un momentaneo miglioramento dell’umore, ma contribuisce ad una depressione di rimbalzo.

 

Ecologia: i pesticidi, la deforestazione e il problema dell’utilizzo del territorio.

 

Il caffe’ e’ la maggiore coltura del mondo. Piu’ del grano, del riso, del granoturco e del bestiame. Piu’ della frutta, della verdura, o di ogni altra coltura di base – il caffe’ e’ il numero uno. Piu’ delle automobili, dell’acciaio, di ogni altra cosa, solo terzo vicino al petrolio e ad alcuni metalli utilizzati per la fabbricazione delle armi. Il motivo e’: il caffe’ e’ una droga, quasi ciascuno ne e’ dipendente, e fa parte della cultura. Il caffe’ e’ una delle colture in cui si fa il piu’ massiccio uso di pesticidi. Nei paesi in cui viene coltivato il caffe’ ci sono poche limitazioni sull’uso dei pesticidi, e ci sono ancor meno leggi che proteggano I lavoratori e l’ambiente. “Per le piantagioni di caffe’ si usano enormi quantita’ di pesticidi che inquinano la terra, I fiumi, distruggono le piante e la vita animale attorno ad esse. I semi vengono presi dal mercato, ma cosa succede alla polpa del caffe’ ed all’acqua di lavorazione? Questa acqua, caricata da pesticidi, funghicidi e residui azotati, va direttamente nei corsi d’acqua locali, nei fiumi e nei laghi. Senza essere filtrata o depurata, questa acqua inquinata danneggia la vita acquatica cosi’ come la salute delle persone che vivono accanto a queste masse d’acqua. E la polpa del caffe’? Viene posta in immense, putride discariche, sprigionando la sua elevata carica azotata nell’acqua del sottosuolo e col tempo nelle stessi inquinati corsi d’acqua.”

Cherniske nel suo libro menziona anche di come le piantagioni di caffe’ hanno probabilmente contribuito alla distruzione delle Foreste Pluviali piu’ di ogni altra coltura nel mondo, poiche’ grandi porzioni di foresta sono rase al suolo ogni anno per far posto alle piantagioni di caffe’. La coltura del caffe’ utilizza intensivamente la manodopera e richiede ampi spazi e risorse. Sono cifre astronomiche solo se si calcola che la domanda mondiale di caffe’ e’ di 13 miliardi di libbre (6 milioni di tonnellate) all’anno. Poiche’ una piana media produce una o 2 libbre di caffe’ tostato all’anno, servono 7 miliardi di alberi. A giudicare da quanto il coltivatore medio puo’ ottenere da ogni acro, si conclude che 70 milioni di acri (28 milioni di ettari) sono dedicati a crescere questo non-cibo, questa droga, questo veleno che contribuisce alle sofferenze umane e rovina la salute di milioni di persone senza che esse ne siano informate. 70 milioni di acri dedicati alla coltura del caffe’. Riflettiamci per un momento. 70 milioni di acri… Se aggiungiamo ad essi il terreno dedicato alla coltura del cacao (per fare la cioccolata), alle foglie del te’, alla canna da zucchero, e all’uva (per fare il vino), arriviamo a numeri spaventosamente elevati. Centinaia di milioni di acri delle piu’ fertili terre del mondo esclusivamente dedicate alla coltura del non-cibo e delle bevande che contribuiscono alla sofferenza dell’umanita’. Perche’ si parla di mancanza di cibo? Semplicemente si coltivano le piante sbagliate per gli scopi sbagliati!

 

La corruzione dell’industria dei cibi salutistici

 

"Fino agli anni ’90, la caffeina era un tabu’ per l’industria del cibi salutistici, come lo zucchero e la farina bianca. Le tisane d’erbe senza caffeina vennero lanciate dall’industria dei cibi salutistici, ove i prodotti privi di caffeina erano stati tradizionalmente marchiati come “scelta naturale”. Ora gli stessi negozi “naturisti” hanno immense esposizioni di barattoli pieni di chicchi di caffe’ ed alcuni punti vendita hanno bar in cui si servono intrugli gonfiati con caffeina. Cosa e’ successo?” ”Il volto dell’industria cambio’ quando gli originari sognatori hanno venduto ai conglomerati di aziende, per i quali il profitto e’ piu’ importante dei princìpi della salute. La proliferazione del caffe’ biologico nei negozi di alimentazione naturale e’ decollata e, prima che l’opinione pubblica lo sapesse, le aziende di cibi salutistici hanno scoperto cio’ che l’industria alimentare sapeva gia’ da decenni: la Caffeina vende.”

 

Sostituzione del caffe’ e rinuncia ad esso

 

Lo sappiamo: rinunciare al caffe’ e’ raramente facile, specialmente a chi per anni ne ha bevuto diverse tazze al giorno. I sintomi da disintossicazione includono mal di testa, depressione, stanchezza e molti altri disturbi. Cherniske menziona un piano con cui una persona puo’ smettere di bere caffe’ con pochi disagi, sostituendolo gradualmente con bevande alle erbe fino a non bere piu’ caffe’. Comunque, questo processo appare un po’ lungo, e io (l’Autore, N.d.T.) personalmente raccomando un metodo piu’ radicale; le persone seguiranno il metodo che pensa di poter fare meglio. Ci vogliono 60 giorni perche’ il nostro corpo elimini tutta la caffeina e veda veramente i risultati. Si possono accelerare i tempi con una dieta crudista o una dieta breve e rapida di sola frutta e verdura fresche. Ci sono sostituti del caffe’ che possono essere usati per smettere di berlo. I negozi di cibi naturali offrono un’ampia gamma di prodotti, di solito fatti con cereali tostati, che hanno un sapore simile al caffe’. Comunque, dovete essere sicuri di comprare dei sostituti genuini e senza caffeina. Prodotti come guarana’, noce di cola, te’ nero,  te’ mate ed ephedra sono solo altre piante sorgenti di caffeina ed altre droghe stimolanti. Indeboliscono le funzioni del corpo proprio come fa il caffe’.

Consiglio la lettura del libro “Caffeine Blues”di Cherniske

 

LA STORIA SEGRETA:ECCO CHI HA INVENTATO L'EROINA

Il ruolo di Big Pharma nella creazione e distribuzione di eroina, LSD,meth*, Ecstasy e speed (amfetamina).

 

* Methamphetamina (methylamphetamina o desoxyephedrina), comunementeabbreviato in meth, è un farmaco psicostimolante. Viene prescritto per ildisturbo da deficit di attenzione e iperattività o per la narcolessia conil marchio Desoxyn. Viene anche usato illegalmente per scopi ricreativi."Crystal meth" si riferisce alla forma cristallina, fumabile del farmaco(per maggiori informazioni vedi anchehttp://www.tom-online.it/2006/06/silence-meth.html e Methamphetamine).

 

La maggior parte dei consumatori pensa che le droghe da strada sono unaclasse completamente differente dai farmaci da prescrizione, e crede che lecase farmaceutiche non produrrebbero e non venderebbero mai droghe dastrada. Indovina un po'? Come leggerai qui, le case farmaceutiche in realtàinventarono molte di queste droghe da strada ora considerate essere le piùdevastanti, incluso eroina e meth ("ice", altro nome del crystal meth).Qui di seguito ci sono sette fatti dei quali probabilmente non sapevatenulla proposito della connessione tra droghe da strada e casefarmaceutiche:

 

1. L'eroina fu lanciata come medicina da Felix Hoffman, un dipendente dellaBayer, alcuni giorni dopo aver inventato l'aspirina. La Bayer feceimmediatamente domanda per il marchio di fabbrica sulla parola "heroin",quindi iniziò a distribuire la droga come cure per l'assuefazione allamorfina. Fu anche distribuita ccome sciroppo per la tosse per i bambini.

 

2. Parke-Davis, una consociata di Pfizer, promosse e vendette cocaina.Produsse perfino un "kit per l'iniezione di cocaina" completo di siringaper bucarsi. Scettico? Puoi vedere tu stesso l'immagine cliccando qui:http://www.newstarget.com/gallery/ar...sInjection.jpg

 

3. Una consociata di Novartis, la Sandoz Laboratories, introdusse il mondoall'LSD nel 1938, distribuendola come farmaco psichiatrico chiamatoDelysid. Questa stessa casa farmaceutica ha anche creato la saccarina, ildolcificante chimico artificiale.

 

4. Il gigante farmaceutico Merck aprì la strada alla lavorazionecommerciale della morfina ricavata dall'oppio e fu un grande pusher edistributore di cocaina. Merck ha anche brevettato MDMA (Ecstasy, la drogarave). Dopo la Seconda Guerra Mondiale Merck ha, inoltre, iniziato aprodurre pesticidi e conservanti per cibo.

 

5. Ritalin è "speed" per bambini. Un'amfetamina chimica, il Ritalin è fattocon sostanze proibite che ti porterebbero in prigione se tu le vendessi aun bambino in strada, nonostante ciò la droga attualmente viene prescrittaa milioni di bambini in età scolare negli Stati Uniti (in Italia è appenastata approvata dall'AIFA) per curare una "condizione chimica delcervello"inventata dalle case farmaceutiche.

 

6. Negli anni 1930, le case farmaceutiche distribuirono amfetamina in tuttoil paese come inalatore medicamentoso per curare la congestione nasale.L'amfetamina in forma di tavoletta era ampiamente disponibile e spessoabusata da studenti, camionisti e altri gruppi.

 

7. Il Meth originariamente fu sintetizzato dai chimici e successivamenteraffinato dalle case farmaceutiche. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il"meth" fu realmente prescritto ai soldati dagli USA, Germania e Giappone.Perfino Hitler era conosciuto dal suo proprio staff come un "consumatore dimeth". Per la fine della guerra, milioni di militari erano assuefatti alladroga.

 

Oggi, il meth ("crank") è fatto con ingredienti che si trovano inmedicinali per il raffreddore in tutto il paese. Mentre un'epidemia di methspazza l'America, distruggendo intiere comunità e perfino minacciandoalcuni stati (in particolare le Hawaii), le case farmaceutiche insistonoche i loro medicinali per il raffreddore dovrebbero restare sui banconi deinegozi e non essere classificati come sostanze proibite. Attualmente nonc'è alcuno sforzo legislativo di qualsiasi tipo per proibire in tutto ilpaese le medicine per il raffreddore contenenti le sostanze chimicheutilizzate per creare il meth.Inoltre, collegato: la Coca-Cola conteneva veramente cocaina durante le sueprime decadi sul mercato (conteneva anche estratto di noce di kola (cola,vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Kola_nut, da qui il nome).Successivamente la cocaina fu eliminata dalla formula e sostituita con lacaffeina, una sostanza che induce dipendenza in modo simile e serve allostesso scopo.

 

Una volta che hai realizzato la connessione tra droghe da strada e farmacida prescrizione, è facile comprendere come mai Big Pharma è un grandesponsor del Partnership For A Drug-Free America -- perché non vogliono chei consumatori prendano le droghe dagli spacciatori da strada, bensìvogliono che la gente acquisti la droga dalle case farmaceutiche!

 

I tentativi delle case farmaceutiche di mettere fuorilegge le droghe dastrada non è altro che un modo di eliminare la competizione e monopolizzareil mercato della droga.In definitiva, Big Pharma è solo un altro cartello di spaccio di droga cheha gli stessi scopi di qualsiasi altro spacciatore di droga: convincere iconsumatori che hanno bisogno della tua droga, inchiodarli a ciò, edeliminare la competizione.L'unica differenza è che Big Pharma ha avuto talmente tanto successo nelfare affari con le droghe che ha fondi sufficienti per comprarsi ilCongresso, la Food and Drug Administration e praticamente tutta l'industriapsichiatrica (per non parlare delle scuole mediche e dei punti venditarappresentati dai media ufficiali).

 

Oggi, oltre il 40 percento della popolazione USA ingerisce le sostanzechimiche sintetiche prodotte e distribuite dalle case farmaceutiche eapprovate dalla FDA.Le case farmaceutiche pensano che questo numero è troppo basso. Il loroscopo è quello di avere il 100 percento della popolazione USA che assumenon solo un farmaco al giorno, ma più farmaci ogni giorno, per tutta lavita.

 

--Consulente sulle cure complementari edalternative : aranciamec.email.ithttp://groups.google.it/group/alternativamentewww.saluteeambiente.org« Chi salva una vita, salva il mondo intero. »(Frase dal Talmud.).

 

 

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Commenti: 3
  • #1

    Mauro (domenica, 31 marzo 2013 14:59)

    è vero riguardo il clistere di caffè che non provoca le stesse cause dello stesso bevendolo? Grazie

  • #2

    Gabriella Filice (domenica, 31 marzo 2013 22:59)

    Ciao Mauro..il clisere di caffè è una dialisi per il fegato. Non solo non provoca danni ma depura e viene usato per i dolori dei malati oncologici! Se vuoi saperne di più leggi il libro del Dr. Gerson!

  • #3

    Mauro (martedì, 02 aprile 2013 20:18)

    grazie infinite!!

METALLI PESANTI

Commenti: 1
  • #1

    Anna (lunedì, 09 settembre 2013 21:18)

    Da un anno mi sono accorta di essere allergica all'alluminio per ingestione, se capita perche qualche cibo o liquido ne e' stato a contatto vado in crisi respiratoria che dura anche sei ore lasciandomi esausta. Tutto quello che mi viene in mente che mi manda in crisi: scatole metalliche di tonno,sughi, olii, mais fagiolini confez. Biscotti e latte, cioccolato, foglio alluminio anche solo posato sul cibo per poco tempo. Lievito, caffe anche al bar perche' tutto in alluminio tranne illy visto che e' conservato nell'acciaio. Birra se non in bottiglia, Vietato andare al ristorante, le pentole sono quasi sempre di alluminio, graffetta bustina the,
    Profumo
    Deodorante
    Minestrone findus
    Formaggio philadelfia
    medicine in pastiglie sono tutte nell'allumino,
    Dadi.
    Infine allergia ai solfiti e alcool percui niente vino ecc ecc.
    Prego in un infarto cosi tutto e' invivibile.

    Anna da milano

I metalli pesanti ci stanno distruggendo

Forse non tutti sanno che molti metalli pesanti, come il mercurio, il cadmio e il piombo, alluminio sono diffusi nell'ambiente e nel cibo che mangiamo e non tutti sanno che il loro accumulo nell'organismo può causare problemi nervosi, malattie immunitarie e tumori.

Spesso si sente parlare di metalli pesanti ma in realtà si è distaccati dall’argomento, non è molto convincente, forse perchè la nonna faceva il sugo per la pasta nel padellino d’alluminio e non è mai morto nessuno. Gli effetti non sono visibili come una pallottola nella spalla, ma non è il solo modo in cui il piombo fa male.

Quando le cause sono nascoste si adottano soluzioni che non risolvono il problema, magari solo lo nascondono ma prima o poi ce lo ritroviamo di fronte più forte di prima.

Inizia a leggere il seguito e vedrai che ci sono cose che non sappiamo. Molti bambini sono stati disintossicati dai metalli pesanti e in breve tempo sono tornati liberi dai sintomi delle “malattie” che si pretende di curare con i farmaci.

Nell’organismo umano sono presenti tutti gli elementi chimici che si ritrovano in natura, poiché interagiamo con l’ambiente e da esso riceviamo sostanze utili o inutili, benefiche o addirittura dannose.
La tossicità di una sostanza dipende dalla sua dose di somministrazione ma sappiamo che
 alcuni elementi chimici, sia metalli che non-metalli, possono accumularsi nell’organismo creando gravi danni alla salute.

L’accumulo di un elemento chimico nell’organismo può avvenire per varie ragioni tra cui:
-
 L’eccessivo e costante apporto giornaliero, dagli alimenti o dall’ambiente, spesso come contaminanti nei processi di coltivazione o produzione;
-
 La carenza nella dieta di sostanze di antiossidanti o di altri microelementi in grado di competere con quell’elemento chimico: ad esempio una carenza di zinco facilita l’accumulo di piombo;
-
 La ridotta funzionalità degli organi emuntori, soprattutto dei reni;
- La ridotta efficienza metabolica delle cellule, in seguito a
 squilibri funzionali della tiroide e delle ghiandole surrenali;
-
 Deficit enzimatici individuali: sono note le malattie da sovraccarico di ferro (emocromatosi) o di rame (Morbo di Wilson).

Il mineralogramma del capello consente di determinare l’accumulo nei tessuti di molti minerali (utili o tossici): il capello infatti trattiene i minerali nel corso della sua crescita ed è quindi un indicatore affidabile delle concentrazioni presenti mediamente nei tessuti.

I metalli (dal greco "metallon", che significa miniera e quindi minerale) sono elementi chimici solidi, ad eccezione del mercurio, a temperatura ambiente; sono una eterogenea categoria di elementi duttili e malleabili, buoni conduttori di elettricità e di calore. Dei 103 elementi che compongono la tavola periodica ben 79 possono essere fatti rientrare nel gruppo dei metalli. Si definiscono pesanti quei metalli che hanno un numero atomico superiore a 20, come il mercurio, il piombo, il cromo, il cadmio, il cobalto, il nichel, ecc.Hanno la tendenza ad accumularsi nel suolo e quindi nella catena alimentare e possono avere effetti nocivi sugli esseri viventi anche a concentrazioni non elevate.

I metalli possono essere definiti essenziali e tossici.

Si dicono essenziali quei metalli necessari per alcune funzioni dell'organismo. Si distinguono microminerali essenziali i metalli come il ferro necessario per l'emoglobina del sangue, lo zinco per la funzione di molti enzimi, il rame, il cui fabbisogno è dell'ordine dei milligrammi. Vi sono poi altri elementi essenziali il cui fabbisogno è molto minore (di circa 1000 volte), vale a dire nell'ordine dei microgrammi, così per il vanadio, il cromo, il manganese, il cobalto, l'arsenico, il selenio e il molibdeno.
Molti metalli sono quindi indispensabili all'organismo, anche se, qualora vengano assorbiti in quantità eccessive, possono invece causare effetti dannosi. Diversi integratori alimentari in vendita nelle farmacie contengono piccole dosi di questi metalli.

Sono considerati tossici tutti quei metalli il cui eccessivo apporto determina effetti dannosi per la salute, tanto maggiori, quanto maggiore è la dose assorbita; lo stesso metallo può essere essenziale a basse dosi e diventare tossico a dosi più elevate.I metalli possono essere assorbiti per via respiratoria, come fumi o polveri, per ingestione e raramente attraverso la pelle.

Nell'organismo si legano prima alle proteine del sangue, per poi distribuirsi nei diversi compartimenti a seconda delle loro proprietà. Così ad esempio il piombo si distribuisce nell'osso e nei tessuti molli, il mercurio si accumula nel rene, ecc.. I metalli vengono eliminati principalmente per via renale, come il mercurio e il cadmio, oppure con la bile, come l'arsenico, l'alluminio e il manganese e ritrovarsi quindi nelle feci. In piccola quantità possono essere eliminati per via respiratoria o cutanea (ma si possono ritrovare nei capelli). Alcuni metalli possono passare nel latte materno. La maggior parte degli effetti tossici dovuti a metalli sono stati osservati e descritti in lavoratori esposti a concentrazioni ambientali di gran lunga più elevate di quelle presenti nell'ambiente di vita, oppure in seguito ad intossicazioni accidentali. In alcuni casi gli effetti tossici si sono verificati nel corso di catastrofi ambientali, come nel caso del mercurio nella baia di Minamata in Giappone, dell'arsenico a Manfredonia, del cadmio in Giappone e in Belgio.
Gli
 effetti dei metalli sono molteplici: possono determinare fenomeni irritativi, intossicazioni acute e croniche, possono avere azione mutagena o cancerogena. Anche gli organi o gli apparati colpiti sono molto diversi: si va dal sangue al rene, al sistema nervoso centrale o periferico, al sistema respiratorio, all'apparato gastrointestinale, all'apparato cardiovascolare e alla cute.

Inoltre tutti i metalli pesanti tossici sono in grado di penetrare la placenta e causare gravi malformazioni al nascituro o inaspettati aborti spontanei. Ogni giorno la concentrazione dei metalli pesanti aumenta perché gli organi non sono in grado di smaltirli e quindi si accumulano nel tempo provocando danni a seconda del metallo e di dove si è depositato.

Ricordo che le scie chimiche contengono metalli pesanti che vengono irrorati sopra le nostre teste finendo nell'ara, acqua e cibo.

La dottoressa Ilya Sandra Perlingieri nel suo articolo dal titolo "Chemtrails: The Consequences of Toxic Metals and Chemical Aerosols on Human Health", pubblicato nel sito http://www.globalresearch.ca, spiega gli impatti sulla salute umana derivanti delle sostanze tossiche delle scie chimiche rilasciate nell'atmosfera da aerei clandestini.
"(...) Il nostro sistema immunitario è già sotto un assedio quotidiano, e questo ha portato a milioni (forse miliardi) di persone che hanno non una, ma spesso molteplici malattie.
 La pelle, il più grande organo del nostro corpo, è una membrana permeabile. Ciò significa che le tossine invisibili dell'aria, incluso le scie chimiche e altre sostanze chimiche altamente dannose, vanno dritte nella nostra pelle.

L'acqua piovana avvelenata (o la neve che tocca la nostra pelle) fa la stessa cosa. Quando l'aria che respiriamo è piena di un assortimento di tossine pericolose, con ogni nostro respiro, questi veleni assaltano il nostro sistema immunitario. Questi veleni interessano anche il nostro cervello e, quindi, la nostra funzione cognitiva.

L'alluminio è un elemento importante di questi aerosol (cosi vengono anche chiamate le scie chimiche ndr) . Sebbene sia il metallo più abbondante del nostro pianeta, il nostro corpo non ha necessità biologica di esso. Pesticide Action Network North America [PANNA] lo elenca come "tossico per gli esseri umani, incluso la cancerogenicità, la neurotossicità e la tossicità acuta."(www.pesticideinfo.org)

Tuttavia, l'alluminio è comunemente usato [questa è una lista molto corta]: 

nei vaccini, nei deodoranti e antitraspiranti, nei farmaci da banco, nelle lattine di birra e soft drink [che risucchiano l'alluminio dalla lattina], nel lievito, nelle miscele per dolci, nei formaggi fusi, e in altri prodotti e additivi alimentari.

Nel corso degli anni, l'alluminio si accumula nel cervello, nei tessuti e, in minore quantità, nelle ossa. Esso provocadegenerazione, disfunzione e danno al cervello - a causa della riduzione e del blocco del flusso sanguigno e dell'ossigenazione delle arterie cerebrali. Il cervello si restringe, così come le cellule cerebrali muoiono. Questo provoca demenza.

I sintomi includono:
esplosioni emotive, paranoia, dimenticanze e perdita di memoria, incoerenza del discorso, irritabilità, diminuita vigilanza, cambiamenti della personalità e povero/cattivo discernimento."

Tutti questi sintomi sono in aumento, mentre qualcosa come 4 milioni di americani ne sono affetti.

Una prova, anzi una conferma che il fenomeno è molto più grave di quello che si pensi viene dallo studio condotto dall Substance Abuse e Mental Health Services Administration che ha dimostrato che 50 milioni di cittadini americani hanno sofferto di problemi mentali nel 2010. Una cifra sconvolgente.

Ci vogliono decenni affinchè il deterioramento del cervello e la demenza causino danni gravi e visibili. Alla fine, comunque, la demenza è fatale. "Alzheimer" è ora usato in modo errato come termine raggruppa-tutto per tutti i tipi di demenza. Solo pochi giorni fa, la prima pagina del New York Times titolava:"Maggiore Demenza in giro per casa".

Erano state intervistate le persone che erano affette da quello che il Times chiama "Alzheimer". Una persona diceva di "avere una diagnosi di Alzheimer". Questo è sbagliato. La demenza di Alzheimer può essere diagnosticata accuratamente solo dopo la morte, quando può essere fatta una autopsia. Tuttavia, l'avvelenamento da metalli pesanti può essere diagnosticato attraverso un test di laboratorio; ma questo è fatto raramente nei check-up di base.

Ciò che non viene mai preso in esame in questo incremento della demenza sono i più di 10 anni di respirazione di scie chimiche con nano alluminio rivestito di fibre di vetro. Ne sono state spruzzate su di noi miliardi di tonnellate.

Con tutte queste fonti di alluminio aggiunte all'aria che immettiamo ad ogni respiro, la tossicità cumulativa è molto alta.

La Dottoressa Hildegarde Staninger l'anno scorso ha segnalato che "l'esposizione alle emissioni aeree di nano materiali compositi provocainibizioni della colinesterasi."(www.hildegarde-staninger.com) Il corpo umano ha tre tipi di colinesterasi: del cervello, del plasma (prodotta dal fegato), e dei globuli rossi. Alcuni pesticidi e gas nervini (come il VX, un organofosfato) inibiscono la colinesterasi. La cronica inibizione di questo enzima (che circola normalmente nei globuli rossi) causata dall'aerosol delle scie chimiche [per la modificazione del clima, ma usata anche per l'eradicazione di zanzare e altri insetti], causa intossicazione cronica. Questa esposizione provoca gravi disturbi neurologici, tra cui paralisi negli esseri umani". 

Di seguito sono riportati alcuni dei principali metalli pesanti tossici per la nostra salute ma con cui entriamo in contatto quotidianamente.

Alluminio

Effetti

Causa anoressia, atassia, coliche, demenza, dispnea, esofagiti, gastroenteriti, epatopatie, nefriti, mialgie, psicosi e stanchezza. 

Provoca soprattutto danni a livello cerebrale interferendo anche con alcuni neurotrasmettitori: si può avere cefalea e disturbi della memoria e sembra essere una causa del morbo di Alzheimer.

Il sintomo principale di avvelenamento da alluminio, è la perdita della funzione intellettuale, smemoratezza, mancanza di concentrazione, e in casi estremi, la demenza conclamata. È anche noto per provocare rammollimento osseo e perdita di massa ossea, danneggiamento del rene e altri danni ai tessuti molli, in dosi elevate può causare arresto cardiaco.

Principali fonti di inquinamento:

L’alluminio, largamente utilizzato come materiale per gli utensili da cucina, si diffonde nell’ambiente e di conseguenza nell’organismo umano, dalla raschiatura delle pentole, dalle fabbricazione di lattine e altri contenitori a base di alluminio, e tramite anche i farmaci antiacidi di uso comune. L’effetto principale di una quantità eccessiva di alluminio nei tessuti biologici è la comparsa di disturbi neurologici, che nei casi più gravi degenerano nel morbo di Alzheimer, questo perché l’alluminio si deposita prevalentemente nel cervello.

Acqua potabile; prodotti farmaceutici come il Maalox e gli antiacidi; cosmetici;  lattine contenenti bibite e cibi; cibi cotti in tegami in alluminio; caffè preparato in caffettiere di alluminio; foglio di alluminio per la conservazione e cottura dei cibi; aspirina tamponata.

Questi sono solo alcuni degli additivi contenenti alluminio usati nei prodotti alimentari:

E173, E520, E521, E523 E541, E544, E545, E546, E554, E555 E556, E559.

L’alluminio è stato aggiunto ai vaccini circa negli anni 90 nella convinzione che possa spronare l’organismo a produrre anticorpi per combattere le malattie. Ma l’alluminio è tossico, e molti comuni vaccini [antipneumococcico, esavalente, antitetanica e antiHPV] contengono dosi elevate.  

Queste megadosi possono avere un effetto devastante sul cervello, dice un esperto sanitario Dr. Russell Blaylock [neurochirurgo, autore e docente universitario], causando danni al cervello nei bambini e l’insorgenza del Morbo di Alzheimer negli adulti.

“L’alluminio è tossico. Un’avvincente ricerca ha dimostrato che l’alluminio è una neurotossina cumulativa, anche in piccole concentrazioni. Esso ha la tendenza a concentrarsi nell’ippocampo, una zona del cervello vitale per funzioni cruciali, tra cui apprendimento, memoria e comportamento“ afferma il Dr. Blaylock.

Recenti ricerche hanno dimostrato che l’alluminio nei vaccini sta producendo gravi problemi nel cervello dei bambini in via di sviluppo,” prosegue il Dr. Blaylock. “Le prove sono schiaccianti, ma molti medici e funzionari le ignorano. Essi rifiutano di guardare le prove perché sono spaventati dalla potenza delle evidenze.

Piombo

Effetti:

anemia, anoressia, ansietà, difficoltà di concentrazione, confusione, costipazione, depressione, facile affaticabilità, cefalea, ipertensione, in coordinazione, irritabilità, turbe della memoria, ridotto quoziente intellettivo, iperattività, dolori addominali, dolori alle ossa, muscoli e tremore.

L’esposizione al piombo, anche ai livelli molto bassi, è molto tossica. Il piombo è il minerale tossico più comune come pure l’agente inquinante più abbondante del nostro ambiente e del nostro corpo. Fortunatamente, il piombo non è l’elemento più tossico; il cadmio ed il mercurio lo sono di più.

La ricerca ha mostrato che il piombo è una neurotossina che altera le funzioni normali dei nervi e del cervello. Entra nel cervello e in donne incinte o che allattano, contamina il feto e il latte materno. Il piombo si fissa comunemente nelle ossa e lo si può osservare come “linee di piombo” nelle radiografie ai raggi X. Inoltre viene immagazzinato nelle ghiandole surrenali, nella tiroide, nell’aorta, nel fegato ed in altri tessuti molli.

Il piombo interferisce con le funzioni effettuate dai minerali essenziali quali il calcio, il rame e lo zinco. Nel corpo umano, il piombo interrompe parecchi sistemi degli enzimi delle cellule rosse del sangue, compreso la deidratasi e la ferrochelatase. Può anche ridurre la sintesi dell’emoglobina e può reagire con le membrane delle cellule. Questo può causare aumentata permeabilità delle cellule e causare il danneggiamento o persino la morte di quelle cellule. Nel cervello, il piombo può generarefunzioni anormali rendendo inattivi importanti enzimi che dipendono da zinco, rame e ferro.

Principali fonti di inquinamento:

L'uso di benzine contenenti piombo che ha caratterizzato il secolo scorso ha portato l'inquinamento da piombo a livelli senza precedenti nella storia.

Nel motori delle automobili viene bruciato piombo, che porta all'inizio della formazione di sali (cloro, bromo, ossidi). Questi sali di piombo entrano nell'ambiente attraverso gli scarichi delle automobili. Le particelle piu' grandi finiscono immediatamente sul terreno o nell'acqua superficiale inquinandola, mentre le particelle piu' piccole attraverseranno lunghe distanze attraverso l'aria e rimarranno nell'atmosfera. Una parte di questo piombo ricadra' sulla terra sotto forma di pioggia. Questo ciclo del piombo causato dalla produzione umana e' molto piu' esteso del ciclo naturale del piombo. Cio' ha reso l'inquinamento da piombo un problema mondiale.

E' assorbito molto per via respiratoria e attraverso prodotti ortofrutticoli coltivati in zone inquinate o con pesticidi contenenti piombo (quindi spesso anche nel tabacco).

E’ stato stimato che solo negli Stati Uniti circa 1.300.000 tonnellate di piombo sono usate annualmente nella saldatura, nelle batterie, nella produzione di ceramica, nei pigmenti, nella benzina, nelle vernici ed in molte altre cose di uso comune.Altre fonti di contaminazione del piombo sono le industrie diestrazione mineraria e fusione, condutture, dispositivi, insetticidi e saldatura al piombo.

Quindi è contenuto nella benzina e vernici contenenti piombo; acqua potabile che attraversa vecchie condutture in piombo; cibi in scatola per errori di saldatura; frutta e verdura coltivata con insetticidi e pesticidi (ovvero non biologica),  batterie auto.

Cadmio

Effetti:

alopecia, anemia, anoressia, anosmia, enfisema, affaticabilità, epatopatie, psicosi, stanchezza, ipertensione, osteoporosi, lombalgia, pelle secca e denti gialli.

E' un minerale estremamente tossico, determina alterazioni cardiovascolari , iperattività nervosa, deficit immunologici e renali.

La ricerca ha indicato che il cadmio diminuisce alcune funzioni del sistema immunitario, principalmente riducendo la resistenza a batteri ed a virus.

Principali fonti di inquinamento:

La presenza nell’ambiente del cadmio è dovuta principalmente all’uso di fertilizzanti e pesticidi chimici, alle aziende che fabbricano batterie Ni-Cd e semiconduttori, al fumo delle sigarette, agli inceneritori di materiali plastici e gommosi, ai carburanti aerei, all'emissione marmitte catalitiche

Un pacchetto di sigarette contiene approssimativamente 20mg. di cadmio, circa 1mg per sigaretta. Un stimato 30% di quello che entra nei polmoni viene assorbito, il restante 70% si diffonde nell’ambiente e viene inalato da altri o inquina l’atmosfera.

Mercurio

Effetti:

anemia, anoressia, atassia, coliti, depressione, dermatiti, instabilità emotiva, eretismo, affaticabilità, cefale, calo dell’udito, ipertensione, in coordinazione motoria, irritabilità, ridotto quoziente intellettivo, iperattività, deficit della memoria, sapore metallico, parestesie, psicosi, stomatiti, tremori, calo del visus, affaticabilità.

Il mercurioè  particolarmente lesivo a livello cerebrale ed il suo sovraccarico è stato messo in relazione con disturbi psico-emozionali, convulsioni, insonnia, schizofrenia. 

Principali fonti di inquinamento:

E’ noto come componente delle amalgame  per le otturazioni dentali: i dentisti cominciano ad essere maggiormente sensibili al problema quindi attualmente si usano sempre più materiali alternativi per riparare i denti cariati.

Vaccini; rottura di termometri, barometri e sfigmomanometri; cosmetici; deodoranti; farmaci (pomate antipsoriasi).

Il mercurio scaricato nei bacini d’acqua, ad esempio, viene frequentemente trasformato dai batteri marini in ione CH3-Hg+, particolarmente pericoloso perché facilmente assimilabile da vegetali e plancton. In tal modo dai primi anelli della catena alimentare, il mercurio si trasmette via via ai pesci più grandi, fino ad arrivare all’uomo. Sono state ritrovate alte concentrazioni di mercurio nei grandi pesci che sono ai vertici della catena alimentare come tonno (va preferito quindi il tonno pescato negli oceani dato che presentano un tasso di inquinamento minore rispetto al Mediterraneo), pesce spada, palombo, anguilla, luccio.

Nichel

Effetti

Il più comune effetto nocivo sulla salute di nichel negli esseri umani è una reazione allergica cutanea. Circa il 10-20% della popolazione è sensibile al nichel. Una persona può diventare sensibile al nichel quando gioielli o altri oggetti contenenti nichel sono in contatto diretto e prolungato contatto con la pelle.

Le donne, soprattutto, sono soggette ad allergia da nichel, poichè questo metallo è utilizzato per realizzare molte cose con cui entrano a contatto: scatole metalliche per conservare il cibo, nell'acqua, nella bigiotteria, negli orologi, nei gancetti del reggiseno, nei cosmetici ed in molti altri oggetti di uso quotidiano (le monete!). A volte, la reazione allergica si può manifestare anche in altre zone del corpo anche se non sono entrate in contatto diretto con esso: questo accade perchè gli anticorpi, che circolano nell'organismo, trovano in altre zone le tracce di nichel. 

Gli effetti più gravemente nocivi per la salute derivanti dall'esposizione al nichel sono la bronchite cronica, ridotta funzione polmonare, cancro del polmone e del setto nasale. Questi sintomi si sono verificati in persone che hanno respirato polveri, contenenti composti del nichel alcune mentre si lavora nelle raffinerie di nichel o impianti di nichel-trasformazione. Il Dipartimento Unione Sportiva della Salute e dei Servizi (DHHS) ha stabilito che il nichel può ragionevolmente essere considerato un agente cancerogeno. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha stabilito che alcuni composti del nichel sono cancerogeni per gli esseri umani e che nichel metallico può eventualmente essere cancerogeno per l'uomo. L'EPA ha determinato che il nichel polvere di raffineria e subsulfide nichel sono cancerogeni per l'uomo. Queste considerazioni sul cancro si basano su studi che prendono in carico i lavoratori si nichel e i test sugli animali da laboratorio.  Infiammazione polmonare e danni alla cavità nasale è stato osservato negli animali esposti a composti del nichel. Ad alte concentrazioni, il danno polmonare è abbastanza grave da pregiudicare la funzione del polmone. L'esposizione a lungo termine a livelli più bassi di un composto di nichel che solubile in l'acqua non ha prodotto cancro negli animali. Il cancro polmonare si è sviluppato nei topi esposti per un lungo tempo a composti del nichel non solubili in acqua. 

Principali Fonti di Inquinamento

Il Nichel puro è un duro metallo bianco-argenteo, che ha proprietà che lo rendono molto desiderabile per la combinazione con altri metalli per formare miscele chiamate leghe. Alcuni dei metalli con cui il nichel può essere in lega sono ferro, rame, cromo e zinco. Queste leghe sono usate nelle monete metalliche, nei gioielli e nell'industria per la fabbricazione di elementi come valvole e scambiatori di calore. La maggior parte del nichel è utilizzato per produrre l'acciaio inossidabile. Composti del nichel sono utilizzati per nichelatura, alla ceramica di colore, per fare alcune batterie (Ni-Cd), e come sostanze note come catalizzatori che aumentano il tasso di reazioni chimiche.

Nichel in combinazione con altri elementi si presenta naturalmente nella crosta terrestre. Si trova in tutto il suolo, ed è anche emesso dai vulcani. Il nichel è l'elemento più abbondante 24a. In l'ambiente, si trova principalmente in combinazione con l'ossigeno o di ossidi di zolfo o solfuri. Il nichel è presente anche in meteoriti e sul fondo dell'oceano in pezzi di minerali chiamati mare piano noduli. nucleo della terra è composto da 6% di nichel. Il nichel è rilasciata nel atmosfera durante mineraria di nichel e dalle industrie che fanno uso o di nichel, leghe di nichel, o Composti del nichel. Queste industrie potrebbero anche nichel scarico nelle acque reflue. Il nichel è anche rilasciato in atmosfera da impianti alimentati a olio in fiamme, le centrali elettriche a carbone, e immondizia inceneritori.
 

Tratto da:

Toxicological Profile for Nickel, 2005

Agency for Toxic Substances and Disease Registry
United States Public Health Service

Altri metalli

Antimonio (Sb): è contenuto nei cibi, nel fumo, nella polvere da sparo e nei tessuti ignifughi. Può provocare debolezza muscolare, astenia, sapore metallico in bocca. A contatto con la pelle può causare irritazione (macchie d’antimonio).

Arsenico (As): sembra essere un oligoelemento essenziale se legato a molecole organiche (tra 0,5 e 4 mg al dì) ma è altamente tossico potendo dare sintomi di avvelenamento acuto fino alla morte. Negli alimenti si può trovare in pesce, molluschi, pollame nutrito con mangimi industriali, verdure trattate con antiparassitari: è un inquinante tipico delle falde acquifere.

Stagno (Sn): è un oligoelemento essenziale per la crescita ma, in quantità eccessiva, può essere tossico perché interferisce con l’assorbimento di rame, zinco e calcio. Viene assorbito principalmente attraverso cibi in scatola: per fortuna la sua eliminazione urinaria e fecale è sufficiente alla sua eliminazione.

Tallio (Tl): è un elemento altamente tossico che tende ad accumularsi nell’organismo. E’ assorbito attraverso pesce e frutti di mare, tabacco, acque inquinate e fertilizzanti. Il Selenio contrasta l’accumulo di tallio e i suoi effetti tossici che possono essere: disturbi del sonno, problemi cardiaci, visivi e cutanei, disturbi epatici e disfunzioni renali.

Uranio (U): è diffuso nel terreno più del mercurio e dell’argento, è presente nei materiali ceramici, oggetti in vetro colorato, antichi bicchieri e si ritrova nelle falde acquifere. Si lega alle proteine e sostituisce il calcio nelle ossa. Sono poco conosciuti gli effetti sulla salute umana, probabilmente è correlabile alle varie forme di cancro. 

 

 

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...cosa ci mettiamo addosso?
...cosa ci mettiamo addosso?

I RISCHI DEI SALI DI ALLUMINIO NEI DEODORANTI

Andate a fare la spesa, prendete un prodotto, leggete “clinicamente testato” o “dermatologicamente testato” e fiduciosi infilate nel carrello, portate alla cassa, pagate e spalmate sul vostro corpo.
Ma che significato hanno queste sigle?
“Clinicamente Testato” e “Dermatologicamente Testato” significa semplicemente che hanno fatto dei patch test con il prodotto finito, cioè, l’azienda ha preso un cerotto, ci ha messo su un po’ di prodotto e lo ha appiccicato su uno o più volontari.
La legge non impone nessun protocollo valido per effettuare queste sperimentazioni. Quindi, con tale dicitura non vi è alcuna tutela.
E’ scritto che è clinicamente testato, ma non ci sono i risultati.
I deodoranti/antitraspiranti che usiamo quotidianamente contengono fino al 20% di sali di alluminio sotto forma di cloridrati d’alluminio e di idrati di zirconio, l’alluminio è un pericolo per il nostro organismo, risulta addirittura mortale se usato in quantità eccessive. L’alluminio, inoltre, è considerato fattore causante di alcune gravi patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.
L’uso continuo di questi deodoranti, può portare anche il tumore al seno per donne e uomini. Molti ricercatori dichiarano anche che, la depilazione ascellare, unita all’uso dei deodoranti contenenti alluminio, favorisca maggiormente l’insorgere dei tumori al seno perché i Sali d’alluminio penetrerebbero molto più facilmente nel corpo facendo degenerare le cellule in cellule cancerose.
Da una recente inchiesta dell’American Chemical Registry di Washington risulta che, utilizzando le formule spray, si facilita l’accesso diretto dell’alluminio al cervello tramite inalazioni dal cavo nasale causando intossicazioni che possono dare origini a gravi patologie come il morbo di Alzheimer.
Ad oggi non vi sono studi scientifici che rendono ufficiale quanto dico, forse proprio per non ledere grossi interessi commerciali, ma nel dubbio, il consiglio è quello di evitare i deodoranti/antitraspiranti che contengono ingredienti come «Aluminium, Zirconium, Tetrachlorohydrex e Aluminium Chlorohydrate».
Fare a meno del deodorante, è praticamente impossibile, è un bene di prima necessità.Ci sono ricette per farli in modo del tutto naturale e casalingo.

Il più semplice di tutti è fatto da una miscela di bicarbonato sciolto in acqua (soluzione satura) e 3-4 gocce di Tea tree oil. Preparate la soluzione e poi "spalmatela" sotto le ascelle e fate asciugare senza tamponare, all'aria! I risultati sono sbalorditivi!

Naturalmente tutti questi metodi naturali hanno un primo step che è quello di uno stile di vita adeguato, alimentazione, movimento, respirazione, pensieri positivi. Avremo modo di parlarne.

 

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...TUTTO CIO' CHE ABILMENTE VIENE CENSURATO
Provate a leggere questo documento. E' tutto quello che ci nascondono e cercano di manovrarci, farci impaurire affinché possiamo essere facilmente riconducibili dove vogliono....
GLI INVENTORI DELLE MALATTIE (Bibì Word)
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INSETTICIDA NATURALE

Mezzo litro di acqua con 50 gocce per ciascuno dei seguenti oli essenziali
eucalipto-rosmarino-ylang ylang-tea tree o neem-lavanda e 10 gocce di olio essenziale di timo e qualche scaglia di sapone di marsiglia.
Agitare e vaporizzare dove necessario (materassi-angoli-mobili-cassetti/armadi, ecc). Gli oli essenziali permettono un'azione rinfrescante-disinfettante e preventiva contro acari, pulci, tarme, zanzare senza inquinare e creare allergie

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Mettereste del diesel nella vostra auto a benzina, o viceversa?

Sono sicuro che non lo fate, perchè mettereste in grossa difficoltà la vostra beneamata macchina. Purtroppo non avete gli stessi riguardi per il vostro corpo, e continuate a metterlo in serie difficoltà alimentandolo con cadaveri e pezzi di cadaveri cotti, ed anche con i loro derivati. Avete capito che parlo di cadaveri di animali morti, allevati con mangimi e ormoni per farli ingrassare alla svelta, e ripieni di antibiotici per tenerli in vita fino al momento opportuno. Mangiando cibi morti, in avanzata decomposizione, voi state mettendo in grosse difficoltà il vostro corpo, e non lo sapete.

 La famigerata cucina mediterranea

Anzi, ci hanno fatto sempre credere che la carne è indispensabile per l’uomo, a tal punto che ne siamo condizionati tutti. Ci hanno fatto credere che senza carne non abbiamo le proteine indispensabili per il nostro corpo. E’ una Grossa Bugia che finalmente con la diffusione di Internet può essere smascherata. La carne cucinata è un cibo inefficiente, in cui la cottura ha distrutto tutti i nutrienti. E’ come una bella scatola da regalo, ma vuota di dentro. Avete visto in giro per le strade il dilagare dell’obesità, è tutto il frutto della nostra famigerata cucina mediterranea: Pasta asciutta e bistecche, vino e formaggi, e poi salumi e coca cola, pesce e uova, e per finire un dolcetto, il caffe ed il necessario digestivo per completare gli oltraggi al nostro corpo ed alla nostra salute.

Perchè vogliamo continuare ad andare contro noi stessi e contro i nostri interessi?

Non possiamo più delegare ad occhi chiusi la nostra salute nelle mani della classe medica, è necessario informarci, ed oggi, grazie ad internet non ci costa niente. Abbiamo il dovere verso noi stessi e verso il nostro corpo di aiutarlo a stare bene, e smettere di mettergli il bastone tra le ruote alimentandolo di cadaveri e suoi derivati.

I cibi crudi sono il naturale carburante per il nostro corpo

Adesso vi spiego in parole semplici ciò che l’umanità ha bisogno per annullare la malattia, la sofferenza e la sua discesa verso l’estinzione. La mia rivelazione è che la salute passa attraverso i principi della Alimentazione Naturale. I cibi crudi sono il naturale carburante per il nostro corpo, che lo aiutano a mantenersi sani e ad autoguarirsi. 

Una grande passione di informare

Questo è il mio messaggio: mangiare cibi crudi e permettere al proprio corpo di autoguarirsi.  Forse non sono la persona adatta per presentare  in modo efficace queste informazioni in maniera che tutti possano capirle e abbracciarle. Non ho i titoli giusti, ma ho solo il desidero ed una grande passione di informare gli altri che è possibile vivere in un corpo sano e godere i frutti della vita, e vedere i miei compagni umani realizzare la stessa cosa. Nessuno merita di soffrire!

Tutti meritiamo una vita sana in un corpo sano

 Mi piace trasmettere alle persone queste conoscenze elementari e vederli superare la sofferenza, contrastare la morte, e di diventare sani e liberi dalle trappole medico-farmaci, ciò è incoraggiante ed gioioso! Ogni donna, uomo e bambino merita di vivere una vita sana in un corpo sano! Le informazioni che descrivono il modo per guarire, rigenerare e rigenerarsi sono qui e ora alla portata di tutti. ed è giunto il momento che tutti ne usufruiscano!

L’umanità ha bisogno di sapere che:

  • Siamo creature biologiche e non tecnologiche. La Natura è la nostra Via Maestra da seguire per stare sani e felici. Viviamo oltre che di cibo,anche di pensieri, sentimenti ed emozioni. Abbiamo in noi un forte istinto alla vita, che è il nostro potere di Autoguarigione. Non possiamo essere trattati come una macchina in un’officina.

  • La nostra costituzione biologica / fisiologica/ dietetica è frugivora: Frutta cruda e verdura cruda, piante grasse, semi, noci, mandorle, frutta secca, etc.  Questi sono i cibi che costituiscono la nostra dieta naturale, i più deliziosi e più salutari che la nostra Madre Terra possa offrirci.: “cibo vivo per  gente viva”, questa sia la parola d’ordine.

  • La cottura degli alimenti è un atto di distruzione dei suoi nutrienti, di creazione di tossine. Carne cotta e cereali cotti sono cancerogeni.

  • Tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno sono disponibili nella frutta e negli alimenti vegetali, non c’è bisogno di uccidere gli animali per mangiarci i loro cadaveri.

  • Un pasto di tre mele mature è incommensurabilmente e nutrizionalmente superiore a qualsiasi raffinato pasto di cibi cotti. Mangiare semplice non è noioso. E’ deliziosamente liberatorio e inverte la fase di invecchiamento!

  • I nostri corpi sanno come autoguarirsi dalle malattie. Riposo, digiuno, semplici succhi di frutta grezzi, acqua pura,  riposo e sonno, e il corpo si disintossica dalle tossine e torna a guarire.

  • I germi non causano la malattia. Essi sono tutti positivi, lavorano in simbiosi con il corpo per digerire gli alimenti vegetali, per sintetizzare alcune vitamine e per la pulizia dei rifiuti.

  • Non possiamo guarire se   continuano ad ingurgitare sostanze droganti e ad inquinare il nostro corpo con farmaci  ed alimenti a base di pezzetti di cadaveri cotti.

  • Ogni farmaco o medicina è un veleno che entra nel corpo e non ha alcun potere di guarigione.

  • Non ci sono soluzioni rapide o scorciatoie per la salute, tantomeno i farmaci. Solo il corpo stesso può rigenerare se stesso in un corpo più sano, e ha bisogno di una dieta pulita e condizioni favorevoli per realizzare questo.

  • Basandosi sulle terapie farmacologiche esterne per ottenere la guarigione ci si indebolisce. Il corpo ha in sé stesso  il modo per attualizzare la perfetta salute e la massima longevità.

  • Non ci sono misteri dietro il perchè ci si ammala, l’intossicazione alimentare è la radice di ogni male. Le informazioni che descrivono la causa e il modo per superare la malattia sono qui, alla portata di tutti.

  • La malattia non è inevitabile o fuori dal nostro controllo. Dobbiamo solo abbandonare i cibi tossici, e permettere al nostro corpo di autoguarirsi senza creargli altri ostacoli.

  • Nessun timore della malattia. Quello che noi chiamiamo “Malattia” è il modo naturale usato del nostro organismo per  disintossicarsi.

  • Un perfetto stato di salute e di vita gioiosa sono il nostro diritto di nascita, e tutti noi possiamo andare verso la loro realizzazione ogni giorno, sulla strada gloriosa di una vita sana.

     Sebastiano Tringali -La scuola della salute-

 

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L'INTESTINO TENERLO PULITO 1°STEP PER LA SALUTE

 

Il Malessere, le malattie e lo squilibrio della flora batterica dell'intestino, si chiamano Disbiosi!

Pensate, che la superficie dell’intestino, attraverso il quale vengono assorbite le sostanze nutritive ed eliminate quelle di scarto, misura circa 400 metri quadrati, questo a dimostrare l’importanza per il corpo umano, infatti rappresenta uno dei più importanti organi del corpo.

Svolge funzioni digestive, promuove l’assorbimento e collabora con i reni, pelle e polmoni nei processi di eliminazione.

L’intestino è distinto in Tenue e Crasso. Il tenue a sua volta si divide in Duodeno-Digiuno-Ileo.  Il Crasso si divide in Ascendente-Trasverso-Discentente.

Gli ultimi tratti dell’intestino, il colon (o intestino crasso) e il retto sono la parte più importante perché in tale sede, grazie agli enzimi e alla flora batterica, termina la digestione (iniziata nel Duodeno, prima parte dell’intestino) e vengono assorbite molte sostanze importanti: l’acqua, gli amminoacidi e molti prodotti medicinali usati.

Nel colon vi è una notevole flora batterica che può essere soggetta a modificazioni che la rendono molto pericolosa per la salute.

Quando la flora presente è equilibrata ed utile per l’organismo si parla di EUSBIOSI.

Quando invece appaiono dei batteri non desiderati, l’equilibrio si altera viene a crearsi una DISBIOSI, ed è una condizione molto diffusa.

Un alimentazione non consapevole, troppi zuccheri e proteine, errato accostamento dei cibi, poca e cattiva masticazione, l’uso di lassativi, antiacidi, antibiotici, creano un prodotto della digestione (bolo) ricco di proteine mal digerite e altre sostanze anomali, che predispongono allo sviluppo di varie sostanze tossiche e batteri della putrefazione e fermentazione, tutti molto dannosi.

(Se abbiamo prevalentemente dei gonfiori localizzati nella parte DX dell’intestino si tratta sicuramente di flora fermentativa data dall’abuso di zuccheri o frutta associata male. Se localizzata nella parte SX si tratta di flora putrefattivi cioè esubero di proteine associate male e mal digerite).

E’ diventato un problema sociale, ci sono tantissime persone che soffrono di colite, gonfiori addominali, meteorismo, flatulenza, diarrea, costipazione.

Questa sgradevole situazione è dovuta alla graduale distruzione della flora batterica intestinale, cioè miliardi di batteri utili che svolgono mansioni fondamentali per la nostra salute..

Un alterazione delle condizioni intestinali genera sostanze tossiche che, dopo essere state assorbite da sangue e linfa, vengono distribuite nel corpo, creando spiacevoli disfunzioni e malattie.

Da questo derivano una serie di disturbi che sembrano non avere nessuna relazione con l’intestino: mal di testa, nervosismo, ansia, depressione, alito cattivo, riniti, acne dermatiti, eczemi stanchezza cronica, invecchiamento della pelle, dolori articolari, artropatie croniche ecc…

Fortissima caduta delle nostre difese immunitarie, perché nell’intestino esistono dalle 100 alle 200 stazione linfatiche (placche di Pleyer) che rappresentano buona parte del nostro potenziale immunitario. Infatti tutto questo trova riscontro nel forte aumento statistico delle patologie gravi del colon: diverticoliti, polipi, colite ulcerosa, tumori.

Dall’ intestino i nutrienti possono passare nel sangue tramite la MUCOSA INTESTINALE, sulla quale ci sono i villi che devono essere ben irrorati di sangue vitale, devono essere turgidi ed estesi per raccogliere le sostanze derivanti dagli alimenti.

Si capisce che se i villi non sono ben irrorati la parete intestinale si riduce di calibro e si riducono anche le sostanze nutritive che l’intestino può assorbire, ecco perché a parità di alimentazione una persona si potrebbe nutrire e assorbire in modo differite di un altro, è per questo importante un’anamnesi molto profonda fra il terapeuta e il soggetto in esame , che attraverso il colloquio, (fondamentale), adotterà la strategia migliore per quel soggetto.

Si è visto che, la mucosi può mantenersi sana solo se il bolo che transita presenta un Ph corretto che deve essere leggermente alcalino.

Se la mucosa si altera può succedere che insieme ai nutrienti filtrino nel sangue anche sostanze nocive..

Se la flora intestinale non viene portata riportata alle condizioni ottimali, si istaurerà una condizione cronica di malnutrizione cellulare, le tossine non vengono eliminate e dovranno essere accumulate nel mesenchima (tessuto connettivo) e quindi nelle cellule stesse. La strada verso la malattia è breve.

Come possiamo evitare tutto questo?

Idealmente i nostri genitori avrebbero dovuto insegnarci l’igiene intestinale fin dall’infazia.

Penso, che dovrebbe far parte di un programma educativo in un programma scolastico ma questa è davvero utopia…forse serviamo malati…

Rimuovere le sostanze tossiche dall’organismo non è cosa semplice, richiede lavoro, perseveranza, buona volontà per liberare ciò che è vecchio e accogliere il nuovo.

La pulizia viscerale in qualsiasi programma è un elemento essenziale, i residui tossici devono essere rimossi il più rapidamente possibile.

Avremo grandi risultati :

-rimuovendo l’accumulo del materiale fecale ormai incrostato

-cambiando la dieta che genera tossine con una disintossicante

-ripulendo il colon con clisteri  irrigazioni e lavaggi per bocca

-liberando la mente da vecchi schemi abituali.

-movimento che aiuta la peristalsi.

-Respirazioni diaframmatiche.

-gestione dello stress.

Non bisogna fare tutto in una volta, và rispettata la gradualità.

Una volta che l’intossicazione al colon con la depurazione, l’evacuazione e la correzione della dieta sarà stata eliminata, l’organismo comincerà a reagire ripulendo in profondità i tessuti.

Un vero processo di pulizia dovrà raggiungere ogni cellula organica.

Il cammino è lento, tenendo presente che, come c’è voluto molto tempo per inquinare il nostro corpo fino a farci ammalare, altrettanto ne occorrerà per invertire il processo. Tenendo anche conto delle nostre abitudini e cioè quello di risolvere con una pillola immediatamente ogni male.

L’assorbimento intestinale migliora con fibre, fermenti lattici,(in maggioranza combattono gli acidi lattici) probiotici (sono di più razze e combattono più flora patogena dei fermenti…questa la differenza sostanziale) e pulizia, lavaggi. I fermenti  o probiotici sono i batteri che introduciamo. I prebiotici sono le sostanze che nutrono i batteri.

In tutto questo la componente mentale (stress, ansia farmaci) ha un ruolo fondamentale. L’intestino è il nostro secondo cervello e viene chiamato cervello enterico.

Molte culture antiche localizzavano nella pancia la sede dell’emozione e del sentimento.

Chi di voi non ricorda il primo appuntamento amoroso con la classica stretta allo stomaco, o attacchi di diarrea?

Questa sapienza popolare è ovviamente supportata oggi da solide fondamenta scientifiche.

Il cervello enterico è composto da centinaia di milioni di neuroni, più del midollo spinale, disseminati lungo tutto il tubo digerente, tenue esofago stomaco e colon. E’ il 10° nervo cranico , il VAGO, che mette in connessione diretta i due cervelli,

Il cervello enterico produce il 95% della serotonina uno dei neuro-trasmettitori del sistema nervoso che è responsabile del movimento peristaltico. La serotonina è l’ormone del buon umore. E’ coinvolta in numerose funzioni biologiche. E’ il precursore della melatonina, regola i cicli circadiani: ciclo del sonno-veglia, controllo dell’appetito,senso di sazietà…. È lo stesso risultato che si ha dopo aver mangiato un piatto di pasta o un pezzo di cioccolata.

Avete notato che chi digerisce male soffre d’insonnia? Bene è questo il motivo l’interconnessione fra i due cervelli, addirittura la cattiva digestione provoca incubi notturni, nervosismo al mattino, cattiva detossificazione insomma il solito circolo che non finisce mai.

Ecco perché è importante gestire lo stress con delle tecniche respiratorie che servono proprio a gestire questa situazione.

Lo stress, la tensione indurrebbe le cellule enteriche a produrre istamina che stimolerebbe le cellule nervose dell’intestino a loro volta attive su quelle muscolari provocando diarrea e crampi. Sempre tramite il nervo cranico, che collega.

Pare che il cervello enterico possa memorizzare le ansie e fissare i ricordi, da qui il legame fra ansia e colon irritabile. 

 

 

 

 

 

 

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Dr. Hamer
Dr. Hamer

LA MALATTIA E' UN'ALTRA COSA

“Ciò che chiamiamo malattia è la fase terminale di un disturbo molto più profondo e perché un trattamento possa avere davvero successo è evidente che non basterà curare la sola conseguenza senza risalire alla causa fondamentale che andrà eliminata”.
Dottor Edward Bach

Ogni sintomo é un messaggio.
Pensiamo di  guidare la nostra auto. Ad un certo punto questa si ferma.
Diamo un’occhiata al quadro comandi e vediamo che una spia si é accesa (sintomo).

Ora abbiamo due strade per risolvere il problema:
1. Non conoscendo il problema a monte che ha acceso la spia prendiamo un martello e lo sbattiamo nel quadro comandi. Ecco che la spia si é spenta.
Ma il problema di fondo non si é risolto, ovvero, la macchina non parte ancora.
Questo metodo di intervento é la medicina tradizionale: elimina il sintomo senza eliminare la causa.
2. Cercare la causa artefice del sintomo. Scopriamo che quella é la spia della benzina, per cui mettiamo carburante nel serbatoio e risolviamo sia il sintomo che la causa.
Questo metodo viene utilizzato dalla Nuova Medicina Germanica e non solo (vedi Metamedicina).

Consiglio:
- “Metamedicina Ogni sintomo è un messaggio” di Claudia Rainville
- “Grazie Dottor Hamer” di Claudio Trupiano

Le cinque leggi biologiche

Queste leggi biologiche, scoperte empiricamente dal dottor Hamer, benché verificate, confermate e documentate in oltre 25.000 casi, sono chiamate “leggi” proprio perché si verificano sempre, in ogni paziente preso a caso, ovunque.
Nel caso queste leggi biologiche non trovassero conferma, in anche solo un paziente su cento – come afferma il dottor Hamer – la Nuova Medicina sarebbe da scartare!
Finora, per oltre 20 volte, diversi gruppi di medici hanno esaminato 7, 10, 25, 250 pazienti presi a caso (che il dottor Hamer non conosceva prima) e, seppur talora a malincuore, hanno sempre dovuto ammettere che le leggi biologiche da lui scoperte erano state trovate concordanti nel 100% dei casi! La stessa cosa è avvenuta l’11 settembre 1998 all’università di Trnava!

Grazie alle scoperte scientifiche della Nuova Medicina ci troviamo di fronte ad un reale capovolgimento della comprensione diagnostica dell’attuale medicina scientifica.
Abbiamo dovuto, di conseguenza, inserire nel contesto del linguaggio medico attuale una nuova terminologia che si applica agli stessi fatti e agli stessi reperti medici, ma con un significato ed una comprensione del tutto nuova.

MALATTIA
Il concetto della cosiddetta “malattia” si basa sul senso “patologico” caratterizzato da specifici segni o sintomi clinici e reperti laboratoristici; include pure le affezioni non necessariamente legate ad alterazioni organiche come le cosiddette “malattie mentali” o comportamentali.
In effetti vedremo come tutte queste classificazioni di sintomi, reperti o comportamenti dovranno essere completamente riviste a seguito della scoperta delle cinque leggi biologiche!

DHS
Partendo dalla propria esperienza traumatica, dovuta alla morte inaspettata del proprio figlio, il dottor Hamer ha definito DHS (Sindrome di Dirk Hamer) il momento dello choc biologico (estremamente grave, acuto drammatico e vissuto in un senso di isolamento, che coglie l’individuo impreparato “in contropiede”). La modalità imprevista dello choc ha un’importanza maggiore della rispettiva “valutazione psicologica del contenuto” del conflitto, distinguendo chiaramente questo tipo di choc da un conflitto di tipo psicologico (prevedibile, mediato dalla ragione)
I conflitti biologici sono tutti conflitti arcaici, riscontrabili sia nell’uomo sia nell’animale. In passato consideravamo i “conflitti psicologici” o meglio i problemi psicologici gli unici conflitti importanti. Ciò era un errore. Modificazioni e commutazioni nel cervello sono provocate solo dai conflitti biologici, analogamente negli uomini e negli animali. La definizione dei contenuti conflittuali tiene conto del fatto che questi conflitti devono essere quasi “interanimali”, in ogni caso per “noi mammiferi”: quindi “immediati” e non “mediati” dalla nostra mente umana e con la nostra logica psichica!
Tutti questi contenuti conflittuali naturalmente prevedono una determinata conoscenza della storia dell’evoluzione. Solo allora possiamo capire il conflitto biologico del “sentirsi attaccati, feriti o deturpati”, che organicamente produce il melanoma o nei conflitti corticali il conflitto biologico “di territorio”, il conflitto biologico femminile sessuale “del non accoppiarsi o del non essere posseduta” femminile sessuale, il conflitto biologico “del non poter marcare il territorio”, ecc.
Tutti questi conflitti sono sofferti in modo analogo e in senso molto reale anche dalle creature che ci sono compagne, gli animali, mentre l’uomo spesso patisce questi conflitti in senso traslato (ad es. per l’animale si tratta di un boccone che non può inghiottire, di un reale pezzo di cibo, nell’uomo può anche essere una banconota di valore o una vincita al lotto).

Conflitto bio-logico / conflitto psico-logico:
La “logica” biologica non ha nulla in comune con la “logica” psicologica. Essa non attiva nessun relè cerebrale (cosiddetti Focolai di Hamer) e nemmeno le relative manifestazioni organiche. La differenza sostanziale non sarà quindi data dal contenuto del conflitto bensì dalla modalità con cui avviene lo choc. Per lo stesso contenuto conflittuale (ad es. la morte di un famigliare) possiamo avere una DHS solo se lo choc coglie l’individuo inaspettatamente (se, continuando l’esempio, il famigliare deceduto stava bene e nulla lasciava prevedere che sarebbe stato colto da un infarto letale: appunto inaspettatamente)

Programmi SBS
Il programma speciale, biologico e sensato (SBS) della natura si differenzia dal programma di funzionamento normale in quanto, mettendo sensatamente in moto funzioni organiche e comportamentali specifiche, permette all’organismo di funzionare in situazione di catastrofe.

Grazie alla scoperta delle cinque leggi biologiche ci è quindi dato di comprendere che:

dal punto di vista della filogenesi, che ogni cosiddetta malattia è parte di un programma Speciale, Biologico e Sensato della Natura (SBS):
IL BUONSENSO BIOLOGICO!

Prima Legge Biologica
La legge ferrea del cancro (e di tutte le “malattie”)

La Legge Ferrea del Cancro è una legge biologica inerente non solo al cancro o alle malattie oncoequivalenti ma per tutte le cosiddette malattie.
E’ un sistema sovradeterminato nel senso più rigorosamente scientifico del termine. Significa che se conosciamo bene uno dei tre livelli possiamo dedurre e determinare precisamente gli altri due.
Essa comporta tre criteri:

Primo criterio
Ogni programma Speciale, Biologico e Sensato (SBS) del cancro o delle malattie oncoequivalente è generato da una Sindrome di Dirk Hamer (DHS), vale a dire da uno choc estremamente acuto, inaspettato, drammatico e vissuto con un senso di isolamento, che si verifica contemporaneamente, o quasi contemporaneamente, ai tre livelli: Psichico – Cerebrale – Organico.

Secondo criterio
Il contenuto del conflitto biologico (quel sentimento che l’individuo percepisce immediatamente, intimamente) determina, nell’istante della DHS tanto la localizzazione nel cervello del cosiddetto Focolaio di Hamer (FH), quanto la localizzazione del tumore o malattia oncoequivalente nell’organo per ogni corrispondente programma SBS.

Terzo criterio
Il decorso del programma SBS sui tre livelli (psiche – cervello – organo) è sincrono, a partire dalla DHS fino al termine della fase di soluzione del conflitto (compresa la crisi epilettica o epilettoide):

- fase di conflitto attivo dalla DHS fino alla soluzione del conflitto:
conflitto a livello emotivo = focolaio di Hamer attivo nel cervello con cerchi concentrici nitidi = fase attiva a livello organico.

- fase di riparazione dalla soluzione del conflitto fino alla normotonia:
tranquillità emotiva = il Focolaio di Hamer edemizza (si gonfia), i cerchi nel cervello risultano sfuocati = fase di riparazione a livello organico.

Seconda Legge Biologica
Il decorso bifasico dei programmi Speciali, Biologici e Sensati(SBS) dei tumori e malattie oncoequivalenti a condizione di arrivare alla soluzione del conflitto (conflittolisi: CL).

schema_hamer

Lo schema rappresenta, partendo da sinistra, il ritmo normale giorno/notte (normotonia).
Al mattino, in concomitanza alla maggiore produzione di corticosteroidi, entriamo prevalentemente in simpaticotonia, siamo svegli e attivi. Verso sera entriamo invece prevalentemente in vagotonia, ci rilassiamo e possiamo dormire.
Dopo una DHS, abbiamo la fase di conflitto attivo chiamata fase di stress, di simpaticotonia permanente o delle “mani fredde” (attivazione dell’innervazione simpatica del sistema nervoso autonomo: vasocostrizione, aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, irrigidimento, sudore freddo, aumento del tasso di noradrenalina nel sangue, ecc.).
In questa fase troveremo le cosiddette malattie fredde (astenie, anemie, consunzioni, ecc.)

Dopo la soluzione del conflitto (conflittolisi = CL) segue la fase di riparazione chiamata fase di rilassamento, fase pcl (postconflittolisi), di vagotonia permanente o delle “mani calde“. attivazione dell’innervazione parasimpatica (o nervo vago) del sistema nervoso autonomo: vasodilatazione, rallento del ritmo cardiaco (bradicardia) e diminuzione della pressione arteriosa
In questa fase troveremo le cosiddette malattie calde (febbre, stanchezza, dolori persistenti, ecc.)

Nel mezzo della fase di soluzione del conflitto la vagotonia permanente è interrotta dalla crisi epilettica o epilettoide che è la “virata di timone” verso il ritorno alla normalità. Questa crisi epilettica o epilettoide corrisponde, a livello vegetativo ad una fase simpaticotonica, a livello cerebrale, alla costrizione violenta del focolaio di Hamer (FH) che in questa fase è gonfio e presenta un edema, permettendo così di espellere i liquidi trattenuti nel corpo durante questa prima fase di riparazione (pcl A), a livello organico: crisi motoria tonico-clonica, conati di vomito, coliche intestinali, lisi polmonare, ittero, infarto del miocardio, ecc.)
Da questo momento l’organismo tende di nuovo a ripristinare tutte le sue funzioni e rientra, alla fine della fase di soluzione, nel ritmo normale giorno/notte.

Terza Legge Biologica

Il sistema ontogenetico programmi Speciali, Biologici e Sensati dei tumori e delle malattie oncoequivalenti (SBS del cancro, SBS delle malattie oncoequivalenti)

Tabella delle correlazioni tra: sistema ontogenetico e legge del decorso bifasico dei programmi SBS dei tumori e delle malattie oncoequivalenti

schema_hamer2

Quarta Legge Biologica
Il sistema dei microbi condizionato ontogeneticamente.
Correlazioni tra cervello, foglietto embrionale e microbi.

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A sinistra, l’immagine presenta lo schema del cervello, e a destra i microbi corrispondenti che, su ordine del cervello e solo a partire dalla conflittolisi (CL), danno inizio alla loro attività “patologica”. (vedi anche tabella sinottica)

funghi (giallo), ovvero i microbi più antichi del nostro organismo, si attivano esclusivamente cagliando e riducendo tramite necrosi caseosa i tumori degli organi dell’endoderma diretti dal tronco cerebrale (ad esempio adenocarcinoma intestinale) come pure tumori degli organi del mesoderma cerebellare diretti dal cervelletto. I funghiproliferano a partire dalla DHS e diventano patogeni solo dopo la CL.

virus (rosso), che sono i microbi più recenti del nostro organismo, proliferano e si attivano esclusivamente nella fase di riparazione per riparare le ulcere e necrosi dell’ectoderma diretto dalla corteccia cerebrale (ad esempio ulcera della mucosa nasale).

Fra questi due gruppi abbiamo:
batteri acidoresistenti e micobatteri che proliferano a partire dalla DHS e diventano patogeni solo dopo la CL, per eliminare tramite necrosi caseosa i tumori degli organi dell’endoderma diretti dal tronco cerebrale e del mesoderma cerebellare diretti dal cervelletto (ad esempio adenocarcinoma mammario).

batteri (arancione) che proliferano e si attivano esclusivamente dopo la conflittolisi, per riparare le necrosi degli organi dell’ectoderma e del mesoderma del neoencefalo diretti dalla corteccia e dal midollo cerebrale (cosiddetta sostanza bianca).

Quinta Legge Biologica
Il senso dei programmi Speciali, Biologici e Sensati (SBS) della Natura
(la quintessenza)

Alla luce della Nuova Medicina, con le sue cinque leggi biologiche, riproducibili e verificabili su ogni paziente preso a caso, non è più possibile ignorare il nuovo modo di pensare che l’accompagna.

Per la prima volta nel campo della medicina scientifica assistiamo ad un reale capovolgimento della comprensione diagnostica. La conoscenza delle cinque leggi biologiche della Nuova Medicina ci permette di determinare secondo quali criteri si sviluppano tutte le nostre malattie. Essa ha appurato che non si tratta di vere e proprie malattie, ma parti di un programma speciale, biologico e sensato della natura. Le fasi di conflitto attivo sono altresì necessarie e possono aiutare a risolvere un conflitto. In effetti, un conflitto presente nell’ambito della natura è per noi qualcosa di positivo, di sensato dal punto di vista della filogenesi (la storia dell’evoluzione).

Quando ad esempio un boccone troppo grosso resta bloccato in un punto del all’interno del colon, allora vedremo sensatamente attivarsi il corrispondente relè nel tronco cerebrale, attivando sensatamente i corrispondenti programmi SBS, sia per produrre maggiore peristalsi e quindi spingere il boccone più avanti, sia un adenocarcinoma fortemente muco-secernente proprio a monte del boccone bloccato per inizialmente farlo scivolare grazie al muco, e in seguito spingerlo via con il tumore stesso. quando poi il boccone si è rimesso in moto allora vedremo sensatamente che il tumore smette istantaneamente di crescere e i funghi (es. candida) o i micobatteri presenti (es. TBC) iniziano la loro attività di riduzione del tumore per necrosi caseosa sino al completo ripristino del canale intestinale.

Se ora valutiamo i sintomi abbiamo in fase attiva del conflitto: simpaticotonia, peristalsi accelerata nella zona del boccone bloccato e quindi coliche intestinali locali; in fase di soluzione avremo: vagotonia peristalsi accelerata in tutto l’intestino, ev. anche diarrea con muco intestinale e, dopo qualche crampo intestinale, anche un pò di sangue (buon segno! = crisi epilettoide e ritorno alla normalità)

Come possiamo vedere, è la prima volta in medicina che abbiamo la possibilità di avere una visione d’insieme di tutte le nostre malattie, contemporaneamente, sul piano psichico, cerebrale e organico; fase attiva, fase di riparazione; foglietti embrionali e relativi relè cerebrali; neoencefalo, paleoencefalo; mancino, destrimane; ecc.

 

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lA SALUTE
Questa è la tesi del primo anno del mio corso di studi Naturopatici!...parlo dell'importanza di avere un corpo deacidificato e le conseguenze dannose di un corpo acido che porta alla malattia! Buona lettura!
LA SALUTE.doc
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IMPACCHI MEDICAMENTOSI

..PREPARAZIONE IMPACCHI...
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IMPACCHI MEDICATI

Tutti gli impacchi di seguito descritti una volta posti sulla parte trattata vengono ricoperti e fissati da un telo di cotone e un telo di lana. In alcuni casi viene aggiunta la borsa dell’acqua calda.

IMPACCHI CALDI

 

 

 

FIORI DI FIENO
I fiori di fieno sono una mistura di varie erbe di campo di alta montagna e contengono numerosi principi fitoterapici. Dopo il taglio, il fieno essiccato viene tritato e posto in particolari sacchetti traspiranti di varie misure. I sacchetti contenenti i fiori di fieno vengono riscaldati a vapore per circa 30 minuti e applicati caldi sulle zone interessate. L’impacco viene tenuto in sede per circa 30 minuti, deve essere tolto ancora tiepido ed è bene mantenere la parte trattata coperta per circa 10 minuti onde evitare il raffreddamento precoce della zona. Questo impacco può essere applicato al collo, dorso, ai reni e sulle articolazioni. L’effetto è locale e agisce anche nei piani sottostanti. Calma, allevia il dolore e scioglie le contratture.

IMPACCO DI SENAPE

La senape usata per i trattamenti è la farina di senape nera che a contatto con l’acqua libera l’olio di senape. Questo olio essenziale provoca una forte reazione cutanea e sviluppo di calore percepito come bruciore cutaneo locale. Per preparare l’impacco si versa la polvere di senape su una garza che viene poi richiusa a pacchetto. Si bagna tale pacchetto con acqua a 37 °C e si posiziona sulla zona da trattare. L’impacco di senape rimane in sede 6-8 minuti poi si toglie lavando bene la zona. L’arrossamento e la congestione della cute attivano un’azione antinfiammatoria dei tessuti e organi sottostanti.

IMPACCO DI POLVERE DI ZENZERO
Lo zenzero è molto ricco di olii eterei. Per preparare l’impacco si prende della polvere di zenzero 2 cucchiai e 30-50 cc. di acqua, si porta il tutto ad ebollizione fino ad ottenere un impasto omogeneo. Si spalma tale composto su una garza, che chiusa a pacchetto viene applicata calda sulle parti interessate. Per mantenere caldo l’impacco può essere usata la borsa dell’acqua calda. Questo impacco viene lasciato in sede per circa 30 minuti. Si applica su reni, stomaco, torace, seni frontali e zigomatici…

IMPACCO DI ACHILLEA
(infuso)
L’umilissima millefoglie è diffusa nelle sue diverse varietà in tutta l’Europa. Esecuzione: si prepara un’infusione di fiori di Achillea per circa 5-7 minuti. Si fa colare l’infuso sulle compresse di cotone preparate, si strizza la compressa che viene applica calda direttamente in zona epatica. Si copre e si pone sopra una borsa d’acqua calda, l’impacco viene tenuto per circa 30 minuti. Tolto l’impacco la zona deve rimanere ben coperta e calda per altri 30 minuti.

IMPACCO DI EQUISETO AI RENI

L’equiseto rafforza le funzioni renali e stimola la diuresi. Per preparare il decotto di equiseto si mettono 3 cucchiai di equiseto in 60 cc. di acqua fredda e si fa bollire il tutto per 30 minuti, viene poi intrisa la compressa di cotone che va applicata direttamente sulla pelle. La compressa può essere a sua volta riempita dell’erba di equiseto formando un pacchetto, questo aumenta l’efficacia terapeutica dell’applicazione.



 
 

 

 

 

 







IMPACCO DI ARGILLA
L’argilla o terra medicamentosa è una miscela di minerali diversi. L’argilla estrae dal corpo calore e liquido, disinfetta, sgrassa ed ha una buona azione antinfiammatoria. L’impacco di argilla si prepara mescolando con un cucchiaio di legno la polvere di argilla e l’acqua fino ad ottenere una purea omogenea e densa. Viene così spalmata con lo spessore di 1 cm. circa su un foglio di carta da pacco morbida e ricoperta da una garza a trama larga. Va tenuto in sede fino a quando diventa secco. Dopo il trattamento l’argilla non può essere riutilizzata.

IMPACCO DI ARGILLA E ACQUA 
In sostituzione all’acqua di fonte, l’argilla , può venir mescolata con acqua  o tinture madri: la più usata di questa è la tintura di arnica. 

 

 

 

 


IMPACCHI TIEPIDI

 

 

 

COMPRESSE CON OLII
Si usano oleoliti, , di varie piante medicali, l’olio viene versato su una pezza di cotone grosso o flanella che viene applicata direttamente sulla cute e poi coperta con una compressa di cotone precedentemente riscaldata con la borsa dell’acqua calda.

 

 

 

 

 

MASSAGGI

 

  • Linfodrenaggio
  • Massaggio classico
  • Massaggio rilassante
  • Riflessologia plantare

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